di Maikol Di Stefano
(foto e video Federico De Marco)
Settimana edizione da urlo per il Mayday. Il festival svoltosi all’interno delle mura di Sant’Elpidio a Mare, nonostante lo spostamento della data dal mese di maggio a quello di agosto non ha risentito di alcun calo, ma anzi ha raccolto applausi e consensi non solo dai cittadini, ma dai tantissimi ragazzi arrivati dai paesi di tutta la provincia. Adriano Viterbini & Los Indimenticables, Yakamoto, AwhyL e soprattutto Calcutta hanno animato piazza Matteotti per l’occasione trasformata in una vera e propria area concerti.
L’evento organizzato dal grappo Gamlab, insieme all’amministrazione comunale e all’Amat, probabilmente il prossimo anno, complice il grande successo, subirà un cambio di location con il ritorno al campo sportivo Mandozzi, dove già il Mayday in passato ha ospitato i propri artisti, su tutti Alessandro Mannarino, portato in città quando ancora in molti non sapevano chi fosse. A confermare l’idea è Giuseppe Rizzo, uno degli organizzatori e del gruppo Gamlab. “Al momento per il prossimo anno non abbiamo delle anticipazioni, sicuramente siamo soddisfatti dei risultati avuti quest’anno, – le parole di Rizzo, che è anch’esso musicista e membro degli Spaghetti a Detroit – forse l’obiettivo principale ora come ora è quello di provare a cambiare location, tornando al campo sportivo Mandozzi e creando lì interamente l’evento”. Parole che fanno pensare ad un nome di maggior grido per la prossima edizione, cantanti delle scena musicale indipendente, ma che abbiano un seguito maggiore degli ospiti di quest’edizione. Settimo appuntamento del Mayday che ha avuto il proprio artista di punta in Calcutta, cantautore dei giorni nostri arrivato sul palco con un look scanzonato e con poca voglia di parlare sopra e sotto al palco se non solo con la propria musica. Nessuna dichiarazione infatti o foto con stampa e fans per lui, che dopo aver chiuso l’esibizione è letteralmente scappato via, con un pò di delusione per coloro che sognavano una foto o un semplice saluto.
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