di Maikol Di Stefano
foto Federico De Marco
Un ospedale da campo, sede operativa del Coi e oltre 1500 sfollati accolti e sistemati nelle varie strutture cittadine. Non si arresta, oramai al oltre quattro giorni la macchina operativa a Porto Sant’Elpidio dove amministratori comunali, volontari della Protezione Civile, operatori della Croce Verde e dei Rangers d’Italia restano 24 ore su 24 a disposizione della famiglie arrivate in città. Visso, Pieve Torina e Camerino, ma anche Tolentino, Montemonaco, arrivano da tutto l’entroterra del maceratese le famiglie colpite dal sisma e ritrovatesi improvvisamente senza nulla. Un front office per lo smistamento è stato organizzato all’interno del camping Holiday, dove è stato allestito il Coi guidato da Lorenzo Alessandrini. Qui le famiglie vengono accolte, registrate e poi smistate nelle strutture elpidiensi, civitanovesi e del litorale fermano. “Le amministrazioni comunali hanno intensificato il trasporto urbano, così da poter favorire i collegamenti dalle strutture ricettive ai centri delle città o ai paesi limitrofi, – spiega l’ufficio stampa della Protezione Civile nazionale – noi qui dal canto nostro ogni mattina, organizziamo dei transfer che riportano gli ospiti nei loro paesi di provenienza durante le ore diurne. Questo è un servizio necessario, in molti sono scappati via senza poter prendere nulla nelle proprie abitazioni. A loro diamo la possibilità di recuperare gli effetti personali, così come a chi ha delle attività commerciali, un posto di lavoro di poter gestire da vicino la propria situazione”.
Persone che ogni sera poi tornano a Porto Sant’Elpidio. All’interno della struttura Holiday trovano rifugio 500 persone, altre sono state reindirizzate all’hotel Belvedere, hotel Promenade, camping Le mimose e il camping La risacca. Il comune elpidiense dal canto suo, come già ripetuto fin dall’inizio da parte del sindaco Nazareno Franchellucci potrà arrivare ad ospitare 2000 unità al massimo. Al momento non ci sono dati certi, complici le continue scosse che stanno imperversando su tutto il centro Italia, ma l’ospitalità sulla riviera sarà sicuramente prolungata per mesi arrivando, con tutta probabilità, a primavera inoltrata.
Ieri sera all’interno dello stesso campeggio Holiday è stato attrezzato il centro di coordinamento delle attività sanitarie, il tutto sotto la visione di Vincenzo Rea, direttore del distretto unico di Fermo. Un ospedale da campo con medici specializzati, veterinari, farmaci e quanto più utile e necessario al momento. All’interno della struttura ora sono presenti anche due psicologhe, le quali seguiranno e cercheranno di aiutare gli ospiti colpiti dal sisma. Molti di loro, dopo il terremoto delle 7.41 hanno immediatamente cercato di contattare amici e parenti che dopo il sisma di mercoledì sera, non erano voluti andare via restando vicino alle proprie case. A loro hanno chiesto di lasciare tutto e partire verso Porto Sant’Elpidio, identificata come un’oasi sicura. Una seconda ondata che il comune elpidiense ha gestito attrezzando all’interno del palazzetto dello sport, ieri sera, un nuovo centro di registrazione e smistamento in coordinamento con il Coi presente nel camping Holiday.
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