di Nunzia Eleuteri
Vasco Errani è arrivato ad Amandola accolto dalle domande dei giornalisti. Prima tra tutte quella relativa alla definizione del cratere e ai comuni esclusi da esso:”Il cratere è in discussione nel decreto attraverso il maximendamento – ha detto Errani – si è fatto il lavoro previsto dall’articolo 1 del decreto per le regioni e dalla mia ordinanza. Rimane il fatto che, e questo è il messaggio importante, i danni saranno interamente risarciti a tutti i cittadini e a tutte le imprese“. Errani poi aggiunge: “Le case che hanno la classificazione A non avranno nessun risarcimento né dentro né fuori il cratere, le norme sono da questo punto di vista omogenee“.
Delusione da parte dei cittadini per non aver potuto partecipare all’incontro. “Questa riunione era stata prevista al cinema di Amandola tra i due terremoti di agosto e settembre ed era prevista a porte aperte. Poi è stata rimandata e non si capisce il motivo dell’esclusione dei cittadini”. Sono le parole dell’ex consigliere provinciale Giovannino Ercoli, cittadino di Amandola, tra coloro che sono rimasti fuori dall’incontro di questa sera all’auditorium Virgili.
Presente il commissario straordinario per il terremoto Vasco Errani, il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli, il capo della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio, l’assessore regionale al bilancio Fabrizio Cesetti, il senatore Remigio Ceroni.
Tanti i sindaci arrivati per l’occasione, alcuni dai comuni esclusi dal ‘cretere’ presenti per chiedere spiegazioni e portare il loro dissenso per la scelta fatta. Tra questi, in prima fila, Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo che ha anticipato a Cronache Fermane quelle che sono le sue richieste ad Errani (leggi l’articolo). Presente anche il sindaco di Monte Urano Moira Canigola, quello di Montegranaro Ediana Mancini. In prima linea anche il presidente della Provincia di Fermo Aronne Perugini e Stefano Pompozzi delegato all’istruzione.
Decisamente provati i sindaci del territorio, espressioni di preoccupazione e anche di stanchezza, forse tristezza la parola più appropriata, sui volti del sindaco di Amandola, Montefortino, Falerone, Montegiorgio, Ortezzano.
Per quanto riguarda l’emergenza sfollati è stato il capo della Protezione Civile a fare chiarezza: “I container sono nella fase di acquisizione – ha dichiarato Curcio – abbiamo bisogno della quantificazione da parte dei comuni, laddove ci è già stata fornita siamo nella fase di lavorazione”.
Tempi un po’ più lunghi, invece, per i comuni che stanno facendo verifiche per definire il fabbisogno:”Per questo è importante che i comuni procedano con la quantificazione, poi noi ragioneremo sulle aree e le acquisizioni. I tempi dipendono dalle richieste; se è stata fatta la richiesta, dopo 20/25 giorni rispondiamo”.
Diverso il discorso per le casette:”Qui la questione è più complicata – ha aggiunto Curcio – serve infatti la definizione delle inagibilità gravi. Sono due procedure diverse che chiedono conto delle richieste dai comuni e delle verifica delle aree”.
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