Gesuelli lascia la guida
della Folgore Veregra

ECCELLENZA - Il mister: "Il motivo è esclusivamente da ricercarsi nella mancata risposta, da parte della proprietà, alle promesse fatte nel corso del tempo. Non sono più disposto ad avallare una condotta societaria di questo tipo"

Raffaele Gesuelli

di Paolo Gaudenzi

Mister Gesuelli lascia la guida della Folgore Veregra. E a spiegare i motivi alla base della decisione è lo stesso allenatore. Dissapori con la società e una rosa che, invece di rafforzarsi, secondo il mister si sarebbe “addirittura indebolita”. “Dopo una lunga riflessione – fa sapere  mister  Gesuelli – ho comunicato alla proprietà della Folgore Veregra la mia intenzione di dimettermi dall’incarico di allenatore. Il motivo è esclusivamente da ricercarsi nella mancata risposta, da parte della proprietà, alle promesse fatte nel corso del tempo. Non sono più disposto ad avallare una condotta societaria di questo tipo.

Io ero stato contattato ad ottobre 2016 dal direttore con l’obiettivo di guidare la squadra, fino al mercato di dicembre, dove poi si sarebbe allestita una rosa che ci avrebbe dovuto permettere di lottare per il conseguimento del penultimo posto, che avrebbe permesso alla società di far richiesta di ripescaggio per il prossimo campionato di Eccellenza, con la speranza di poter effettuare i play out. Ho accettato perché questo obiettivo mi stimolava e mi piaceva affrontare una sfida con una rosa di ragazzi esordienti, eccezionali sotto ogni profilo, i quali però erano numericamente pochi e necessitavano di essere affiancati da 4/5 giocatori più esperti, di categoria, per poter crescere, anche grazie a loro, e tentare quella che sarebbe stata comunque un’impresa, visto il distacco in classifica che già, ad ottobre, c’era con la penultima.

Ho creduto alle promesse del direttore e dei dirigenti e alla loro manifesta volontà di raggiungere un determinato risultato sportivo manifestata pubblicamente anche con interviste sui giornali o in video, affrontando il mio incarico con dedizione ed impegno, ripagato dai ragazzi con pari impegno e sacrificio, malgrado provenienti alcuni da lontano e con situazioni familiari difficili, visto anche il sisma. Nonostante si sia fatto un numero imprecisato di nomi di atleti che si sarebbero aggregati al gruppo, ad oggi, la rosa, si è addirittura indebolita ed il mercato è oramai chiuso. Gli unici interventi sul mercato sono stati il frutto di una mia iniziativa, grazie anche agli ottimi rapporti che ho mantenuto con la società del Tolentino Calcio, che ha concesso in prestito alla Folgore 4 ragazzi, anch’essi provenienti dal settore giovanile del Tolentino, giovani che io conoscevo e che erano in prestito in altre squadre. Terminato il mercato di dicembre senza avere alcun giocatore di categoria, anzi avendo perso anche Paolo Menchi che, legittimamente, ha deciso di approdare ad altra squadra, vista la situazione, ho atteso un altro mese perché speravo addirittura in qualche svincolato ma, soprattutto, mi spiaceva abbandonare questi ragazzini. Anche sotto questo profilo, la società non ha fatto nulla, malgrado mi aveva assicurato di aumentare, quantomeno numericamente, la rosa, giunta ai minimi termini.

Sorvolo, per garbo personale, sul tema dei rimborsi. I ragazzi, fino ad oggi, sono stati esemplari, li ringrazio per tutta l’energia che mi hanno trasmesso e la passione dimostrata, sono sicuro che con un’esperienza così “intensa” siano cresciuti, come nessun altro, sia come uomini oltre che come giocatori. Davvero auguro a loro le migliori fortune. Un ringraziamento speciale va ai tre dirigenti accompagnatori, Paolo, Gaetano e Giovanni che si sono spesi, insieme a me, per quanto era di loro competenza, per il bene della squadra”.


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