di Loredano Zengarini
Il consiglio comunale aperto sulla crisi del comparto calzaturiero si è aperto con il saluto del sindaco di Montegranaro Ediana Mancini agli intervenuti, seguito dall’intervento del prefetto di Fermo Mara di Lullo che ha auspicato l’unione delle varie componenti per non disperdere il Dna del territorio, vero e proprio punto di forza che non può essere ripetuto o copiato. Gli interventi si sono poi susseguiti vertendo quasi nella totalità sulle questioni delle sanzioni alla Russia e del “Made In”, discorso particolarmente acceso nel corso dell’intervento dell’onorevole Petrini, che evidentemente non è piaciuto ad alcuni presenti costringendo il presidente Antonelli a richiamare l’ordine in aula. Interventi che si sono susseguiti fino alla votazione del documento che era stato già stato stilato nelle varie riunioni che avevano preceduto questo consiglio e che l’amministrazione si impegna di trasmettere agli organi di governo di tutti i livelli. Un documento composto di 10 punti, “misure urgenti e indifferibili volte al sostegno attivo del distretto calzaturiero fermano-maceratese” da spedire a Regione, Parlamento, Governo e Ue
ECCO I PUNTI DELLA MOZIONE
Il consiglio comunale aperto sulla situazione del distretto calzaturiero fermano – fanno sapere dunque dal Comune – ha visto la partecipazione di personalità politiche, del mondo dell’imprenditoria, del mondo dell’università, delle rappresentanze sindacali e del mondo del lavoro. Una lunga lista a partire dalla europarlamentare Laura Agea del movimento 5 stelle, per proseguire ai senatori Remigio Ceroni e Verducci, con i deputati Paolo Petrini e Laura Ricciatti, l’ Assessore Regionale Fabrizio Cesetti e i consiglieri Peppino Giorgini, Giovanni Maggi e Jessica Marcozzi, i sindaci del circondario fra cui Andrea Gentili (Monte San Giusto), Giuseppe Barbabella (Torre San Patrizio), ma anche molti rappresentanti delle associazioni di categoria tra cui Enrico Ciccola presidente sez. calzaturieri Confindustria Fermo, Del Gatto Simone presidente sez. MODA della Confartigianato, Giampietro Melchiorri pres. Confindustria Fermo, Graziano Di Battista pres. Camera di Commercio Fermo, Paolo Silenzi pres. CNA Fermo, Luca Soricetti pres. Confartigianato Ascoli Piceno-Fermo, Maurizio Di Cosmo CGIL Fermo e molti altri ancora. Proprio per il gran numero di personalità presenti non tutti sono potuti intervenire per ovvi motivi di tempo. In sala non sono mancati i messaggi dei lavoratori. Poche righe, ma pesanti come macigni, scritte su alcuni manifesti dal contenuto inequivocabile: “Capitali ne avete gestiti tanti ma di avere capitale umano vi siete mai accorti?” e ancora “Noi vi seguiamo, ma dove ci state portando?”. In sala anche la protesta dei lavoratori della Zeis (leggi l’articolo)
“Il Distretto Calzaturiero fermano-maceratese, di cui Montegranaro è uno dei Comuni più rappresentativi – aggiungono dall’amministrazione nel preambolo della mozione – risulta essere uno dei più importanti cluster manifatturieri non solo nella Regione Marche ma in tutto il contesto italiano (circa 30.000 addetti, 3.600 imprese, un volume dell’export pari a circa 1 miliardo e mezzo di euro, per una incidenza pari al 13% del volume totale delle esportazioni regionali).
Il perdurante stato di crisi conclamato dai dati economici relativi alla diminuzione degli indici di produzione industriale e dei volumi di prodotto esportato, all’esplosione del tasso di disoccupazione, al ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari registrati negli ultimi anni, determina una situazione sociale di gravissima depressione generale – il calo significativo dell’export, pari a -5,36%, tra gli anni 2015-2016; la cessazione di più di 400 imprese del settore, pari al -9,1%, dal 2009 al 2014; l’aumento del 138% delle CIGO dal 2008 (anno di inizio della crisi).
Il Consiglio Comunale è consapevole che dette condizioni di severa criticità socio-economica vengono determinate dalle scelte strategiche e geopolitiche operate ai livelli nazionali e sovranazionali e che le stesse costituiscono la causa di una generale depressione della domanda di beni sia dall’estero che dall’interno del Paese, danneggiando le produzioni manifatturiere italiane, segnatamente quelle del nostro distretto industriale.
Tenuto conto di quanto esposto nel precedente capoverso, il Consiglio Comunale intende comunque chiedere con risolutezza a tutti i livelli di governo sovraordinati – Regione Marche, Stato Centrale, Unione Europea – precisi impegni in ordine all’attuazione di misure urgenti ed indifferibili a salvaguardia dell’intero Distretto calzaturiero fermano-maceratese, del suo tessuto economico ed in definitiva della sopravvivenza stessa delle nostre comunità.
Consapevole che la pur doverosa e perentoria richiesta di interventi urgenti non esaurisca i doveri delle Istituzioni locali, il Consiglio Comunale intende farsi promotore unitamente al Sindaco ed alla Giunta, di una costante azione di monitoraggio sulle misure da attivare e sul loro stato di attuazione.
Intende inoltre sostenere e promuovere l’operato del costituendo “Tavolo Tecnico sul distretto Calzaturiero” ai cui lavori interverranno le Associazioni di categoria ed i Sindacati e che dovrà registrare una larga partecipazione delle Camere di Commercio, dei Comuni del Distretto Calzaturiero e delle Province interessate, cosciente che le tematiche trattate nella presente mozione abbiano una rilevanza territoriale che necessariamente esubera le competenze e gli strumenti operativi di un singolo Comune. L’Amministrazione Comunale si farà parte attiva, auspicando l’impegno in tal senso anche delle altre Amministrazioni Comunali, per favorire il miglioramento delle relazioni industriali ai fini dell’innovazione del sistema produttivo, della salvaguardia della filiera produttiva, della promozione delle aggregazioni tra imprese e del miglioramento delle condizioni e dei tempi di vita e di lavoro dei lavoratori. In questo ambito vanno considerati gli obiettivi prioritari dell’occupazione giovanile e della stabilizzazione contrattuale in contrasto alla precarietà.
Dato atto che la presente mozione scaturisce da un lavoro di condivisione con le parti sociali rappresentate da: Sindacati Confederali (CGIL, CISL, UIL) di Fermo, Confindustria Fermo, Confartigianato Fermo, Confederazione Nazionale Artigiani Fermo”.
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Bellissima iniziativa …. complimenti all’amministrazione Comunale e tutti gli organizzatori.
Spero che si vada avanti compatti perche’ SOLO L’Unione ci puo’ salvare
Peccato per la totale assenza di imprenditori tra il pubblico ….