di Alessandro Giacopetti
Sono stati messi in rete e in relazione sia gli enti che le associazioni operanti nel quartiere o quelle che hanno dato disponibilità a farlo. In arrivo una serie di nuovi servizi per i cittadini e il potenziamento di quelli esistenti.
“Dopo una fase di progettazione è partita la prima fase di programmazione per l’attività a Lido Tre Archi – ha spiegato in apertura Alessandro Ranieri, coordinatore dell’Ambito XIX – voluta dal Comune di Fermo e appoggiata dall’Ambito Sociale XIX e i relativi 31 Comuni che ne fanno parte secondo i quali è prioritario l’intervento sulle problematiche del quartiere Lido 3 Archi. E’ un lavoro di squadra con altre istituzioni, come l’Asur Area Vasta 4, e le associazioni culturali, sportive e di volontariato che già lavorano sul quartiere o che hanno manifestato interesse a farlo. La scuola gioca un ruolo fondamentale – ha aggiunto Ranieri – attivando percorsi scolastici con gli alunni e progettualità sui temi dell’interculturalità e dell’integrazione. E’ una transitoria per arrivare ad una progettazione più ampia verso aspetti strutturali”.
E’ la consigliera comunale Silvia De Santis a chiarire che “il progetto cui ha collaborato anche la consigliera Laura Ilari nasce dalla collaborazione con Don Sebastiano Serafini, parroco di san Tommaso che ci ha permesso di avere una percezione chiara della situazione. Poi abbiamo capito quali associazioni operassero già nel quartiere e le abbiamo messe in rete. Quindi, di concerto con l’Asur, abbiamo inserito una figura medica nei locali attualmente occupati dalla Caritas”.
Sia Silvia De Santis che Alessandro Ranieri sono entrati poi nei dettagli: “Ci saranno interventi nella scuola con formazione degli insegnanti su integrazione, mediazione culturale e facilitazione linguistica. Poi progetti specifici portati avanti dalle singole associazioni, che inizieranno già la prossima settimana. Il progetto prevede che nei locali del Comune in via Aldo Moro, recentemente ristrutturati, si facciano corsi di lingua al mattino, mentre al pomeriggio ci sarà attività di doposcuola fatta dall’Associazione Il Ponte e dal CVM. Tutti i pomeriggi dalle 15:30 alle 18:30 tranne il giovedì, per l’accompagnamento a situazioni complesse di alunni di medie e superiori. Verranno attivati anche corsi riservati ai residenti per ottenere la licenza media. Il sindacato UIL, che già svolge un servizio di patronato, rivolgerà particolare attenzione ad azioni informative a immigrati, il giovedì dalle 14 a 18, con la presenza dell’operatore Omar Khatthab.
L’associazione Lagrù nei locali di via Aldo Moro farà un laboratorio di teatro intitolato Lido Shakespeare tutti i mercoledì sera (per maggiori di 16 anni). L’associazione On the Road aprirà uno sportello Drop-in aperto il giovedì. L’associazione Mus-e farà attività artistica con giovani studenti della scuola Primaria Salvadori per promuovere l’integrazione tra le etnie presenti nel quartiere. Il Centro Interprovinciale per l’Educazione degli Adulti attiverà un corso certificato di italiano (100 ore) per stranieri, tre mattine a settimana. La Caritas, in collaborazione con la parrocchia, gestirà i servizi di accoglienza, distribuzione alimenti e indumenti, centro di ascolto, patrocinio legale e patrocinio gratuito. L’associazione Casa Comune ha proposto un servizio di taxi sociale che stiamo definendo nei dettagli, in quanto presuppone autorizzazioni specifiche per il supporto a famiglie non autonome per dare un servizio di accompagnamento in caso di visite medico-sanitarie o pagamenti di bollettini. Tutte queste associazioni – hanno chiarito Silvia De Santis e Alessandro Ranieri – hanno sottoscritto una convenzione.
Ora stiamo definendo i rapporti con l’associazione albanese Scanderbeg, che già opera nel quartiere, e l’associazione Libera per svolgere attività sul tema della legalità e per laboratori. Prevista la presenza di mediatori culturali presenti nel quartiere per curare relazioni tra associazioni e comunità residente”.
Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti rappresentanti di molte delle associazioni coinvolte nel progetto oltre ai dottori Licio Livini, direttore ASUR Area Vasta 4 e Vincenzo Rea, direttore Distretto Unico del Fermano che hanno approfondito il loro ruolo nel progetto. Un progetto che si affianca a quello sulle periferie già presentato e inserito in graduatoria nazionale, incentrato sempre su Lido 3 Archi.
Secondo Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo “Questo progetto è un percorso autonomo finanziato da fondi del Comune e dell’Ambito Sociale XIX, un progetto nostro su cui avevamo già riflettuto. Si affianca a quello inserito nella graduatoria dei fondi statali per le periferie degradate di capoluoghi di Provincia e Città Metropolitane, dal quale arriveranno 8 milioni e 600 mila euro”.
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