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Post gara di Fermana – Matelica,
Mecomonaco dispiaciuto
per l’espulsione

SALA STAMPA - Dalla pancia del Bruno Recchioni arrivano le voci dei protagonisti. Parola ai due tecnici e capitan Comotto

Il mister gialloblù Flavio Destro

FERMO – Dichiarazioni rapide e molto stringate quelle degli allenatori del big-match svoltosi oggi a Fermo, probabilmente, però, per motivi ben diversi.

Flavio Destro è stato trattenuto in spogliatoio dai suoi ragazzi che si sono lasciati giustamente andare ad un festeggiamento dai roboanti suoni dance, mentre Antonio Mecomonaco si è mostrato visibilmente amareggiato per la sua espulsione dal campo per via del parapiglia a fine primo tempo, subito dopo il rigore realizzato dal suo Mario Titone.

“Certe cose non dovrebbero accadere. Senza nulla togliere al merito della Fermana per i tre punti conquistati oggi, devo dire che non è stato un bello spettacolo vedere giocatori che alzano le mani… non faccio nomi perché siamo in un’epoca in cui troveremo abbastanza materiale video che ci dia tutte le risposte”. Così commenta Mecomonaco che ha assistito a tutto il secondo tempo seduto sulle gradinate della tribuna stampa.

Altri, indiscutibilmente, i toni di Destro, che però tace sull’accaduto per non innalzare ulteriori polemiche: “Il Matelica è una squadra composta da veri fuoriclasse, davvero delle eccellenze in campo per questa categoria. A maggior ragione , quindi, devo fare un grande plauso ai miei ragazzi per lo spirito dimostrato, che ha fatto poi ottenere i frutti sperati: non hanno mollato mai e ci hanno creduto fino alla fine. E’ per questo che non è la prima volta che ribaltano con grinta il risultato di parziale svantaggio”. Sugli undici punti dalla seconda frena subito: “Mancano ancora sette giornate, non abbiamo nulla in tasca. Però ci penseremo da martedì, quando inizieremo a prospettarci la sfida di Campobasso. Oggi e domani possiamo, anzi, dobbiamo, rilassarci e godere di questa vittoria”.

Visto che i suoi compagni sono presi dai festeggiamenti, chiude la sala stampa il saggio capitan  Marco Comotto: “Ho trascorso una splendida festa del papà, con l’affetto dei miei cari vicino e con uno spettacolare tifo davanti agli occhi. Ci sono stati degli episodi che definirei fastidiosi, come l’esultanza di Titone sotto la nostra curva dopo il rigore ed anche la mia ammonizione solo per aver detto più volte all’arbitro di monitorare proprio Titone sulla sistemazione del pallone dal dischetto, che era visibilmente rovinato. Però bisogna sorridere per quanto ottenuto  oggi  e guardare avanti continuando con questo splendido spirito di squadra”.

Silvia Remoli

Il capitano canarino Marco Comotto

Mecomonaco, tecnico ospite, in sala stampa


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