di Alessandro Giacopetti
Un lunga notte finita dopo la mezzanotte, animata da canti, balli, stornellate al ritmo di saltarello, quella che si è svolta ieri in Piazza del Popolo la cui versione 2017 ha visto Oberdan Cesanelli in qualità di direttore artistico e il consigliere comunale delegato alle politiche del centro storico Luigi Rocchi come ideatore della Notte del Saltarello. Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio sul prato di fronte alla statua del Santo Sabino, presso il Girfalco accanto Villa Vinci con una conversazione con Patrizia Ginobili, giornalista e nipote di Giovanni Ginobili o Nannì de lu Conte, nativo di di Petriolo (MC), studioso della marchigianità e delle tradizioni.
La Notte del Saltarello ha visto interventi musicali di Roberto Lucanero e Marco Meo e l’ascolto di una registrazione con la voce dello scomparso Giovanni. Toccante il momento in cui Oberdan Cesanelli ha fatto dono proprio a Patrizia Ginobili di alcuni articoli di giornale che il padre ha conservato per anni con l’intento di consegnarli alla stessa giornalista.
“Patrizia ci ha parlato di tutto il lavoro fatto dal nonno per riscoprire le tradizioni, in un momento bello e emozionante soprattutto nel momento della donazione degli scritti. Siamo soddisfatti della serata musicale e della buona affluenza – ha dichiarato Luigi Rocchi a caldo, al termine delle esibizioni – in una piazza dove si è svolto anche Fermo & Friends. Vogliamo che la notte del Saltarello diventi un appuntamento fisso come la notte della Taranta, con gruppi che cambino ogni anno”.
Dalle 22 infatti si sono susseguite le esibizioni dei 4 gruppi aperte da Li matti de Montecò, seguiti dalla Girolabend, passando per Pablo Corradini Quintet e arrivando a Lu Trainanà, con il saltarello, danze e canti popolari come protagonisti, riletti e reinterpretati da parte dei musicisti.
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