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Niente costi per eventi in zona rossa del Cratere: la proposta del mondo del Blues

FERMO - Sabato 28 ottobre alle 21.15 al Teatro dell'Aquila un concerto con 6 band di livello nazionale. Domenica 29 convegno con esponenti delle istituzioni locali, comunali, regionali e nazionali

di Alessandro Giacopetti

Due momenti per una manifestazione culturale mirata a offrire sostegno all’area del Cratere sismico. La finale nazionale di una selezione di blues band, un convegno contenente una proposta indirizzata al Governo. Il primo appuntamento sarà quello in cui 6 blues band si esibiranno al teatro dell’Aquila di Fermo sabato 28 ottobre alle 21.15. Francesco Garolfi trio, Linda Valori e Maurizio Pugno band, Don Leone, Deluxe 407, T-Rooster, Broke & Angry sono le band che si esibiranno. Una tra queste andrà in Norvegia a rappresentare l’Italia il prossimo anno all’European Blues Challenge, il cui vincitore andrà poi alla finale mondiale in programma a Memphis negli Stati Uniti. In gara anche la marchigiana Linda Valori, conosciuta dal grande pubblico nel 2004 al festival di Sanremo, e oggi considerata una grande voce del Blues a livello europeo.

Vittorio Ciarrocchi dell’associazione Leart Culture, che cura l’organizzazione dell’appuntamento ha spiegato che “Abbiamo iniziato un percorso musicale qualche mese fa ad Altidona affinché possano essere organizzate iniziative di qualità a favore delle zone terremotate. Le aree terremotate, oltre ad aver necessità di infrastrutture e case, hanno bisogno di appuntamenti culturali e in generale momenti in cui ritrovarsi socialmente”.

Anche per questo domenica 29 ottobre alle 9 il teatro ospiterà un convegno e successivamente l’assemblea nazionale dei soci dell’Italian Blues Union. “Noi chiederemo di non far pagare SIAE, elettricità e altro per chi organizza eventi musicali e culturali nel territorio compreso nella zona rossa e riduzioni per chi li organizza nei Comuni del Cratere. Riduzioni per tutti, quindi. Il mondo del Blues dal canto suo, si presta in cambio del solo rimborso delle trasferte a portare appuntamenti musicali in quel territorio”, ha aggiunto Vittorio Ciarrocchi. Sono invitati rappresentanti delle istituzioni, del Governo e delle Pro loco.

“Per Altidona quello con il Blues sarà un appuntamento fisso nei prossimi anni – ha detto ancora Ciarrocchi – perché se c’è Umbria Jazz deve esserci Marche Blues, cominciando da Marina di Altidona. Presente alla conferenza stampa anche Sandro Tempestilli, presidente della Pro loco altidonese e Mauro Labellarte di Leart Culture.

Giuliana Porrà, vicesindaco del comune della Valdaso, ha aggiunto: “Abbiamo raccolto l’invito ad aprile di quest’anno. Visto che il Blues è definita la musiche che viene dall’anima, rappresenta sicuramente anche un momento socializzante per le popolazioni delle aree terremotate. Ad Altidona abbiamo svolto 3 giornate con 16 gruppi anche internazionali e un convegno su come il mondo del Blues può aiutare le aree terremotate, perché non c’è solo la ricostruzione materiale ma anche quella sociale e il Blues si è mostrato sensibile a questa tematica. E’ importante – secondo il vicesindaco Giuliana Porrà – sensibilizzare il Governo verso la riduzione dei costi degli eventi per creare appuntamenti culturali, che siano anche piccoli ma ripetuti nel tempo. In quello svolto ad Altidona che si ripeterà anche il prossimo anno, la musica si è legata all’enogastronomia sia locale che delle zone terremotate”.

Francesco Trasatti, assessore alla Cultura a Fermo ha seguito il progetto insieme a Vittorio Ciarrocchi e al sindaco altidonese Enrico Lanciotti: “mettiamo a disposizione il teatro dell’Aquila per una iniziativa congiunta con Altidona ma aperta a tutto il territorio del Cratere. Allo spettacolo si aggiunge una proposta molto concreta di riduzione di costi che va oltre la mera organizzazione dell’evento ma che di fatto aiuta a dare valore sociale e aggregativo ad appuntamenti mirati a ritessere contatti umani di cui le zone colpite dal sisma hanno bisogno”.


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