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«Cogliere le opportunità che l’Europa offre» Lo sprone del comitato Arretramento A14 e Fs Marche sud

INFRASTRUTTURE - «Non c’è tempo da perdere, ma occorre che gli enti preposti si attivino subito per utilizzare le opportunità che anche l’Europa offre per portare a termine i processi valutativi legati ad opere fondamentali per la nostra regione come l’arretramento ferroviario e il congiunto arretramento integrale dell’A14 nelle Marche sud. Con tali opere supereremmo l’isolamento infrastrutturale delle Marche, si salverebbe ambientalmente la costa e si contribuirebbe a fermare lo spopolamento delle aree interne, realizzando infrastrutture resilienti, sicure, sostenibili ed intelligenti»

(foto Cristiano Ninonà)

«Mercoledì scorso il Parlamento Europeo ha approvato con 565 voti favorevoli, 37 voti contrari e 29 astensioni il nuovo regolamento sugli orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea di trasporto (Rete Tnt). All’art.4 del testo approvato si definiscono gli obiettivi della rete transeuropea dei trasporti». E’ quanto rimarcano dal Comitato Arretramento A14 e FS Marche sud.

«L’obiettivo generale dello sviluppo della rete transeuropea dei trasporti è creare un’unica rete di trasporto multimodale di qualità elevata a livello di Unione. La rete transeuropea dei trasporti rafforza la coesione sociale, economica e territoriale dell’Unione e contribuisce alla creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti sostenibile, sicuro, efficiente, resiliente, che aumenta i vantaggi per gli utenti e sostiene una crescita inclusiva. La rete transeuropea dei trasporti dimostra il valore aggiunto europeo contribuendo agli obiettivi definiti nelle quattro categorie di seguito elencate: a) la sostenibilità, b) la coesione, c) l’efficienza, d) i maggiori benefici per gli utenti. Tra le reti approvate spicca per la grande rilevanza che ha per le Marche il prolungamento del Corridoio Baltico Adriatico sino a Bari. Tale richiesta era stata avanzata nel Convegno del 27 maggio 2021 promosso dalla Fondazione San Giacomo della Marca al Coordinatore della Commissione Europea per il Corridoio Baltico Adriatico Anne Jensen al fine di poter realizzare sulla dorsale marchigiana una linea ferroviaria arretrata per l’Alta Velocità e l’Alta Capacità congiuntamente allo studio di un arretramento integrale dell’A14 da PSE e SBT invece della realizzazione della terza corsia».

«Sovvertendo tutti i pronostici degli addetti ai lavori – aggiungono dal Comitato – la Coordinatrice della Commissione Jensen prese subito in carico la proposta del prolungamento del Corridoio Baltico Adriatico portandolo rapidamente ad una approvazione finale che si è formalizzata la scorsa settimana. Ora l’atto è in pubblicazione e scaduti i 20 giorni sarà possibile utilizzare anche tutte le risorse finanziarie che l’Europa mette a disposizione per arrivare rapidamente alla elaborazione delle alternative progettuali dell’arretramento ferroviario per l’AV e l’AC; al recente convegno della Fondazione San Giacomo della Marca l’Amministratore Delegato di RFI Strisciuglio ha dichiarato che tali alternative progettuali saranno pronte entro la fine dell’anno  avviando subito dopo il Dibattito Pubblico. Si potrà altresì procedere alla elaborazione delle alternative progettuali per il potenziamento dell’A14 nelle Marche sud che dovrà valutare anche quella dell’arretramento integrale da PSE a SBT in modo che tutti i soggetti previsti dalla normativa potranno adeguatamente esprimersi in occasione del Dibattito Pubblico previsto dalla normativa per queste opere. Il testo approvato dal Parlamento Europeo da come scadenza il 2030 per la elaborazione dei progetti esecutivi delle principali reti, tra cui è previsto il Corridoio Adriatico che attraversa le Marche. Non c’è tempo da perdere, ma occorre che gli enti preposti si attivino subito per utilizzare le opportunità che anche l’Europa offre per portare a termine i processi valutativi legati ad opere fondamentali per la nostra regione come l’arretramento ferroviario e il congiunto arretramento integrale dell’A14 nelle Marche sud. Con tali opere supereremmo l’isolamento infrastrutturale delle Marche, si salverebbe ambientalmente la costa e si contribuirebbe a fermare lo spopolamento delle aree interne, realizzando infrastrutture resilienti, sicure, sostenibili ed intelligenti».  

 

 


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