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Omicidio Singh, sentito in Corte d’Assise un testimone oculare

SANT'ELPIDIO A MARE - Ieri l'udienza in Corte d'Assise. Secondo il testimone oculare ha ritrattato quanto affermato durante l'incidente probatorio sulla presenza di altri soggetti nell'appartamento dell'omicidio. Il testimone indiretto ha affermato che nessuno ha assistito all'omicidio e ha riferito che l'imputato sarebbe stato aggredito dalla vittima. La prossima udienza il 23 maggio

di Alessandro Luzi

La versione data dal testimone oculare contrasta con quella del testimone indiretto dell’omicidio del 17 ottobre del 2022 a Sant’Elpidio a Mare. Durante l’udienza di ieri in Corte d’Assise a Macerata sono quindi emerse di nuovo delle discrepanze, alcune già riscontrate nell’incidente probatorio. Il testimone oculare ha ritratto la testimonianza rilasciata nell’incidente probatorio, affermando che all’interno dell’appartamento non erano presenti altri soggetti. Inoltre ha riferito di essere stato chiamato dalla vittima, sarebbe sceso al piano di sotto e avrebbe visto l’imputato Manjit Singh sferrare la coltellata fatale nei confronti di Satwant Singh. Ha poi aggiunto che non avrebbe assistito a nessuna colluttazione precedente all’accoltellamento. Ciò sarebbe in linea con quanto emerso dall’autopsia: sul corpo sono state rilevate soltanto alcune ecchimosi ma sembrerebbero non compatibili con una possibile colluttazione tra i due.

Viceversa il testimone indiretto ha confermato la sua presenza all’interno dell’appartamento e ha raccontato che Manjit sarebbe stato aggredito dalla vittima. Ha poi confermato la tesi data nell’udienza precedente, secondo cui sul luogo dell’omicidio non sarebbe stato presente alcun testimone oculare. Gli altri sarebbero arrivati in un secondo momento. Davanti ai magistrati ha raccontato anche che non si sarebbe accorto del fatto perchè stava cucinando. Secondo la sua versione l’accoltellamento sarebbe avvenuto alla sua destra, in un angolo semicoperto, quindi non poteva vedere la scena. Ai fini del processo, la presenza o meno dei testimoni oculari non dovrebbe avere un ruolo centrale in quanto l’imputato stesso ha ammesso di aver sferrato la coltellata. La questione principale riguarda il riconoscimento o meno della legittima difesa da parte dell’imputato a seguito di una ipotetica colluttazione.

Secondo l’avvocato che assiste i familiari della vittima Danilo Mascitti «il quadro probatorio sembra escludere la tesi della legittima difesa». Invece, secondo l’avvocato difensore, Alessandro Ciarrocchi «l’imputato ha subito una spedizione punitiva alla quale ha reagito con eccesso colposo di legittima difesa». La prossima udienza in Corte d’Assise è fissata al 23 maggio in cui è previsto l’esame dell’imputato e dei testi della difesa.

Omicidio Singh, sentiti i testimoni in Corte d’Assise. Ciarrocchi: «La vittima aveva aggredito un altro condomino. L’imputato ha reagito a una spedizione punitiva»

 


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