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Carabiniere arrestato, l’avvocato difensore: «Da quello che ho letto sulla stampa, eccessiva la detenzione in carcere»

FERMO - Parla l'avvocato Simone Mancini, che assiste il carabiniere arrestato ieri dalla Squadra Mobile di Macerata per estorsione a danno di due ragazze. L'uomo avrebbe chiesto un totale di 4mila euro per rimuovere delle presunte foto hot dal darkweb

L’avvocato Simone Mancini

di Alessandro Luzi

«I fatti non li conosco se non per quello che ho potuto leggere sulla stampa. E dunque, stando a quello che ho letto, al momento posso solo dire che la detenzione in carcere, a mio avviso, è eccessiva rispetto a una misura come, ad esempio, i domiciliari». A parlare è l’avvocato Simone Mancini che difende il carabiniere in servizio nel Fermano arrestato ieri mattina dalla Squadra Mobile di Macerata. E che ora dovrà rispondere di estorsione. 

«Sempre stando ai giornali, la dinamica dei fatti mi lascia piuttosto perplesso» ma di più, l’avvocato Mancini, al momento non dice. Non vuole pronunciarsi prima di aver letto le carte, gli atti insomma. «Conosco il carabinieri, una persona onesta, seria, dedita al lavoro. Credo che anche i colleghi possono confermarlo. Certo è che la questione va affrontata e se i fatti sono quelli emersi sulla stampa ci confronteremo in sede processuale». L’avvocato non ha avuto ancora modo di parlare con il suo assistito: «E’ in isolamento nel carcere di Marino del Tronto. Non conosco ancora la data dell’udienza di convalida dell’arresto» conclude Mancini.

I fatti: il carabiniere è stato arrestato per estorsione a danno di due giovani. Il tutto perché avrebbe chiesto dei soldi alle due ragazze per far rimuovere delle loro presunte foto hot dal web. Tutto sarebbe iniziato circa una settimana fa, da quanto emerge dalle indagini, quando il carabiniere avrebbe contattato le due ragazze in modo separato. A entrambe avrebbe detto la stessa cosa: che sul darkweb aveva trovato delle foto che ritraevano le ragazze, nude, e poteva farle rimuovere. Il costo per togliere le foto era di 2mila euro. Una di loro gli avrebbe subito detto di no, l’altra invece si sarebbe fatta mandare le foto per capire di cosa si trattava.

Le foto, stando alle indagini condotte dalla Squadra mobile, sarebbero dei fotomontaggi in cui c’erano i volti delle due giovani ma i corpi erano di altre persone. Un tentativo di estorsione che il militare, di circa 50 anni, avrebbe fatto alle due ragazze all’insaputa l’una dell’altra. Questo fino a che una di loro non si era sfogata con l’altra.

Le due ragazze a quel punto hanno trovato il coraggio di denunciare quello che stava accadendo. Si sono rivolte a degli avvocati di Macerata e poi è stata fatta la denuncia alla Squadra mobile, diretta dal commissario capo Anna Moffa. Gli agenti hanno organizzato un incontro tra l’uomo e una delle due ragazze, quella che non aveva subito rifiutato. L’incontro è avvenuto questa mattina nell’entroterra maceratese. Dopo l’incontro l’uomo è uscito di casa con i soldi che chiedeva alla donna e ad aspettarlo ha trovato i poliziotti della Mobile che lo hanno arrestato per estorsione. Oltre ai soldi che ha ottenuto dalla ragazza questa mattina, in mano agli inquirenti ci sarebbero anche i messaggi che l’uomo ha scambiato con le ragazze su Telegram.

«Ci sono vostre foto hot sul web» e chiede soldi per rimuoverle: arrestato un carabiniere


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