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L’Itet regala alla città di Fermo un nuovo percorso di trekking urbano legato al nome dell’architetto Carducci (Foto)

FERMO – L'istituto scolastico, in occasione del Centenario, ha presentato un itinerario turistico ideato per andare alla scoperta di alcuni dei luoghi più significativi della città, progettati e realizzati dall’architetto fermano di cui l’Itet porta il nome. La dirigente Corradini: «Vogliamo concludere le celebrazioni dei cento anni della scuola donando alla città un percorso turistico che può essere messo nel cartellone degli itinerari di Fermo»

 

di Matteo Malaspina (foto Simone Corazza)

L’Itet Carducci-Galilei, in occasione del Centenario, ha presentato un itinerario turistico ideato per andare alla scoperta di alcuni dei luoghi più significativi della città di Fermo, luoghi legati dal fatto di essere stati progettati e realizzati dall’uomo fermano di cui l’istituto, dal 1955, porta il nome: Giovan Battista Carducci.

Architetto, filantropo, mecenate, cultore delle belle arti e della musica e profondo conoscitore dei classici, Giovan Battista Carducci è la maggior figura dell’eclettismo neoclassico marchigiano, capace di far coesistere l’ammirazione per il passato con l’aspirazione alla modernità, per poi riverberarne il senso più profondo e i significati più autentici in una sequenza di soluzioni urbane che, ancora oggi, strutturano la fisionomia della città di Fermo e ne determinano il carattere.

«Questo progetto che va a recuperare le opere architettoniche di Giovan Battista Carducci a Fermo, non vuole essere solo tributo all’autore ma vogliamo sottolineare e testimoniare il coinvolgimento dell’Itet nella promozione del territorio in un’ottica di cittadinanza attiva e di sostegno del turismo lento e di prossimità – spiega la professoressa Monia Mancinelli, supervisore del progetto -. L’Itet vuole essere presente sul territorio attraverso l’indirizzo ”costruzioni, ambiente e territorio” che sta facendo progetti di rilievo sulla città di Fermo, e l’indirizzo ”grafica” che lavora con aziende del territorio».

L’itinerario è un progetto che nasce all’interno delle celebrazioni per il festeggiamento dei cento anni dell’istituto, nato nell’anno scolastico 1923-1924, per iniziativa del Comune di Fermo, convinto che la promozione di un Istituto Tecnico rispondesse agli interessi della cittadinanza fermana. Il progetto è nato dall’intuizione della dirigente Maria Cristina Corradini.

La dirigente Maria Cristina Corradini

Partito nell’anno scolastico 2022-2023 da alcuni alunni dell’attuale classe 5 B Turismo (Linda Brunelli, Federica Caggianelli, Elisa Ferroni e Costanza Testa), è stato parzialmente ripreso nel presente anno scolastico da alcuni studenti del 3 SIA, cioè Alessia Cifani, Lorenzo Nicozioni, Mohammed Outseki, Kamila Protsaylo e Alessio Sacripanti, con la guida della prof.ssa Alessandra Remoli, docente di Letteratura italiana e Storia. È stato poi rilevato per il suo completamento dagli studenti dell’intera classe 5 A Turismo, composta da Benedetta Capossela, Letizia Ciucaloni, Carlo Coltella, Virginia Cuccioletta, Adela Fejzoska, Ferdinando Roberto Forlini, Riccardo Isidori, Eleonora Maurizi, Ibrissam Merdad, Tousra Rabah, Rokaia Salek, Anastasia Solamacchia, Kjara Sharka, Alessia Temperini, Cecilia Zazzini e Khadija Zarraf, con la supervisione della prof.ssa Monia Mancinelli, docente di sostegno in anno di prova.

Il progetto della classe 5 A Turismo è stato sviluppato in diverse fasi con lavori di gruppo che hanno portato alla creazione di una mappa della città di Fermo, in cui sono evidenziati i 7 luoghi che compongono il percorso attraverso location e monumenti progettati e realizzati da Giovan Battista Carducci e una raccolta di schede, ciascuna delle quali descrive un luogo dell’itinerario.

«La scuola era stata fondata, al tempo, per fornire un servizio alla città di Fermo ed ora l’indirizzo turistico è quello che  sta restituendo il favore – dice il professore Roberto Coltrinari – un corso che lavora nel tessuto della città e si integra bene».

 

Con questo progetto la classe 5 AT, appoggiata e sostenuta sia dalla dirigente scolastica che dall’intero Consiglio di Classe, ha partecipato al primo contest dell’Università di Camerino intitolato “To Discover Cultural Heritage – Competition 2024”, promosso dal corso di laurea in Tecnologie e Diagnostica per i beni culturali e dedicato all’importanza delle tecnologie per il mondo dell’arte e dei beni culturali. Nonostante fossero previsti solo 3 premi, la giuria ha voluto dare vita a un altro riconoscimento, ovvero una menzione speciale chiamata Premio speciale Comunicam, per il progetto del 5 AT, perché ha ritenuto “interessante pensare alla città come legata da un filo rosso rappresentato dai lavori di Giovan Battista Carducci, che possono essere considerati una diversa chiave di lettura del tessuto urbano e un punto di forza per la fruizione e la valorizzazione dei beni culturali e per il turismo nel territorio“. Per via della menzione speciale, gli studenti del 5 A Turismo saranno premiati in occasione della festa finale d’istituto, prevista il 13 luglio presso l’Arena Villa Vitali di Fermo.

«Un onore quest’anno lavorare su una riscoperta storica – le parole della dirigente scolastica Maria Cristina Corradini -. La scuola ha il compito di valorizzare la cultura e le arti ma soprattutto di rendere fruttuose quelle esperienze fatte dai docenti dentro le aule. Il Centenario è l’occasione per mostrare il percorso e farlo fruire dalla cittadinanza, diventando memoria storica. Ringrazio tutti i docenti, i ragazzi, gli enti, le università, il comune di Fermo e la Cassa di Risparmio di Fermo che hanno permesso la realizzazione del nostro progetto. Questa è un’esperienza che ha collegato tante abilità, competenze e motivazioni di ragazzi e insegnanti. In questo modo vogliamo concludere le celebrazioni del Centenario, regalando alla città un percorso turistico che può essere messo nel cartellone degli itinerari di Fermo»

Infine la dirigente rivolge un ultimo pensiero a tutti gli studenti che domani mattina saranno impegnati nella prima prova scritta degli esami di Stato: «Da parte nostra un grandissimo in bocca al lupo a tutti loro».

La dirigente Maria Cristina Corradini

(clicca per ingrandire)

Il professor Roberto Coltrinari

La professoressa Monia Mancinelli

 


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