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Spari a P.S.Giorgio, nasce il Comitato delle mamme: «Vogliamo sicurezza per i nostri figli» Controlli della Polizia locale sul lungomare

PORTO SAN GIORGIO - La lettera della mamma del giovane accoltellato nel luglio dello scorso anno: «Alla luce delle ultime agghiaccianti rivelazioni, non siamo più disposte a far vivere i nostri figli in una città che oramai è diventata uno scenario da far west, dove circolano armi (leggi pistola semiautomatica calibro 765), frutto di episodi che si verificano nientedimeno che di sera (ore 23.30) in pieno centro, non certo in orario di bivacco notturno o in periferia...vogliamo dire basta!»

Rissa, colpi di pistola calibro 765 esplosi in pieno lungomare centro, un ferito. Notta da incubo quella vissuta sabato a Porto San Giorgio. Ora alcune mamme vogliono risposte sul nodo sicurezza. E arriva una lettera aperta alle istituzioni in cui si annuncia la costituzione di un Comitato «per la sicurezza dei nostri figli».

«A distanza di quasi un anno da quel famoso 30 luglio 2023, non chiedo più parole ma perentoriamente, solo fatti. Immediatamente dopo il gravissimo atto verificatosi sabato scorso a Porto San Giorgio, sono stata contattata da alcune mamme che mi hanno chiesto quali sono state le risposte ricevute a seguito delle domande poste nella mia lettera, scritta d’impeto, il giorno dopo l’accoltellamento di cui fu fatto oggetto mio figlio in una “apparentemente” gioiosa e tranquilla serata di luglio 2023. Mio malgrado – scrive la mamma del giovane accoltellato a Porto San Giorgio lo scorso anno – ho dovuto rispondere che quelle domande che avevo rivolto al sindaco di Porto San Giorgio, all’allora questore di Fermo e a tutte le forze dell’ordine chiamate in causa, sono rimaste ancora senza una concreta e fattiva risposta ma i pericoli per i nostri figli non sono stati scongiurati, semmai si sono aggravati. Alla luce delle ultime agghiaccianti rivelazioni, non siamo più disposte a far vivere i nostri figli in una città che oramai è diventata uno scenario da far west, dove circolano armi (leggi pistola semiautomatica calibro 765), frutto di episodi che si verificano nientedimeno che di sera (ore 23.30) in pieno centro, non certo in orario di bivacco notturno o in periferia…vogliamo dire basta! Abbiamo quindi deciso con ferma determinazione di riunirci, con l’intenzione di costituire un Comitato di Mamme che darà voce e seguito a tutto ciò che porterà a garantire la massima sicurezza dei nostri figli, coinvolgendo ogni organo competente (Sindaci di Porto San Giorgio, Fermo e Porto Sant’Elpidio, Prefetto e Questore), per fare in modo che l’estate e la spensieratezza della giovane età non debbano essere messe a repentaglio da persone che, è evidente, cercano di imporre regole e atteggiamenti che non appartengono alla nostra cultura e al nostro stile di vita. Pertanto, ricollegandoci alle parole sia del sindaco Valerio Vesprini che della minoranza in Consiglio Comunale, crediamo che sia giunto il momento che chi ha il compito di garantire la sicurezza dei nostri ragazzi se ne faccia carico e prenda delle decisioni adeguate, concrete ed esemplari, nell’interesse di tutti, a salvaguardia dei diritti e della gioventù di tutti quei giovani che non si identificano in queste forme di violenza. Chiediamo questo per l’immediato, visto che la speranza, datata 30 luglio 2023, è già stata disillusa, per non ritrovarci in futuro a scrivere cose più gravi, come se quelle già accadute non bastassero…Attendiamo fin da subito risposte rassicuranti e azioni oggettive e concrete».

Intanto oggi pomeriggio la Polizia locale ha effettuato dei controlli sul lungomare Gramsci, proprio dalle parti in cui sabato si è consumato il grave fatto di criminalità. Controlli a tutto campo, guidati direttamente dal comandante della Polizia locale, Giovanni Paris, e che hanno spaziato dalla verifica dello stato dei luoghi alla rispondenza dei titoli autorizzativi, dalla regolarità dei dipendenti al rispetto delle regole di igiene e sanità. A seguito dei controlli, su cui, a monte, ci sarebbe l’input del sindaco Valerio Vesprini che avrebbe chiesto verifiche a 360 gradi, non sarebbero emerse irregolarità. Gli agenti hanno chiesto di visionare le varie documentazioni e le autorizzazioni.

«La Polizia municipale, su input del sindaco Valerio Vesprini che ha chiesto verifiche “a 360 gradi”, ha effettuato oggi pomeriggio ulteriori controlli nel tratto centrale del lungomare Gramsci, interessato sabato scorso da episodi di criminalità. Ad essere interessata – si legge in una nota del Comune – è stata anche un’attività commerciale. L’azione degli agenti ha riguardato la verifica dello stato dei luoghi, la rispondenza dei titoli autorizzativi, la regolarità dei dipendenti fino al rispetto delle regole di igiene e sanità. La Municipale ha inoltre chiesto di visionare altre documentazioni e autorizzazioni per effettuare ulteriori approfondimenti».

 

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