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La Caritas tra vecchie e nuove fragilità: «Rischio povertà anche per chi lavora» (Videointervista)

FERMO - La direttrice della Caritas diocesana Moschettoni e il responsabile progetti Castagna: «Una rete di solidarietà perché chi è in difficoltà non perda la dignità»
In radio l'arch. Barbara Moschettoni, direttrice della Caritas diocesana e Stefano Castagna, responsabile dell'area progetti

Da sx Barbara Moschettoni e Stefano Castagna

La solidarietà al centro dell’intervista di questa mattina, ai microfoni di Radio Fm1, con Barbara Moschettoni, direttrice della Caritas diocesana, e Stefano Castagna, responsabile dell’area progetti: «Lo stato di salute del nostro territorio ricalca quello generale – commenta Moschettoni – ci sono nuove povertà e, come spesso evidenzia il nostro direttore nazionale, la novità è che ci sono persone povere anche tra quelle che hanno un lavoro, segno di un costo della vita sempre più elevato. Noi siamo sentinelle delle diverse forme di fragilità, che interessano tutte le fasce di età, cerchiamo di leggere il territorio e di avere una sensibilità più spiccata».

Tra i problemi più urgenti, quello della casa, sia di chi non la trova, sia di chi fa fatica a mantenerla. «Vediamo una crescente difficoltà nel pagare le utenze e gli affitti, è quasi impossibile trovare un’abitazione se manca uno stipendio fisso, in tanti si rivolgono a noi per il problema casa, magari ci chiedono un aiuto economico, o un supporto per riuscire ad onorare i pagamenti».

La buona notizia, secondo i referenti Caritas, «è la grande generosità che abbiamo notato soprattutto a partire dalla pandemia Covid. Tante famiglie, benefattori, imprenditori, ci aiutano ad aiutare. Diamo anche alcuni appartamenti in comodato alle fasce più fragili. Il nostro obiettivo primario è mantenere la dignità delle persone in difficoltà».

Stefano Castagna ricorda i diversi progetti che hanno visto la Caritas in prima linea negli ultimi anni, «dal supporto per trovare una sistemazione alle famiglie ucraine dopo l’esplosione del conflitto nel loro Paese, al Servizio civile universale, al progetto “Fare bene fa bene”. Noi facciamo anche da collante tra diverse associazioni di volontariato per garantire una rete di aiuto alle varie forme di fragilità. C’è poi la vicinanza ai ragazzi da accompagnare verso il mondo del lavoro, aiutandoli a fare domande e a scrivere curriculum. Ci sono inoltre le missioni estere, come quella che portiamo avanti in Etiopia grazie ai fondi dell’8×1000, dove abbiamo attivato un ospedale psichiatrico e sosteniamo le attività per i bambini dell’orfanotrofio».

Uno sguardo alle difficoltà locali, insomma, ma senza dimenticare l’attenzione ai problemi geograficamente più distanti. «Donare arricchisce – continuano Barbara Moschettoni e Stefano Castagna – Va creato un senso di comunità dove ciascuno fa la sua parte. Un ruolo importante lo gioca la collaborazione con gli enti pubblici che in questo territorio è molto stretta, soprattutto a Fermo. Con i Comuni e gli ambiti sociali portiamo avanti tanti progetti, c’è una forte sinergia tra istituzioni, cooperative, associazioni. Anche nell’emergenza sisma siamo stati e siamo ancora in prima linea, abbiamo ricevuto donazioni e aiuti da Caritas di altre regioni ed accompagnato le fasi di una ripartenza che purtroppo è stata piuttosto lenta. In montagna va affrontato il problema dello spopolamento, c’è l’esigenza di rilanciare l’economia e di restare vicini ai giovani dando loro opportunità». La sede Caritas a Fermo è in via Giovanni da Palestrina, 21. Per informazioni visitare il sito. 

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