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Beko – Whirlpool, delusione dei sindacati dopo il primo Tavolo al Mimit (Foto)

COMUNANZA - Per lo stabilimento piceno hanno partecipato, per la Rsu, Angelo Forti e Paolo Marini (Fiom Cgil) ed i segretari provinciali Raffaele Bartomioli (Uilm) e Alessandro Pompei (Fiom Cgil). Ecco il loro commento

Raffaele Bartomioli, Paolo Marini e Angelo Forti

 

di Maria Nerina Galiè

 

Non è andato come speravano i sindacalisti – e non solo del Piceno – il primo incontro con la Beko Europe che dal primo aprile ha rilevato la Whirlpool Emea al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), che si è tenuto ieri (25 giugno) a Roma.

Al tavolo hanno partecipato, per lo stabilimento ex Whirlpool di Comunanza, per la Rsu Angelo Forti e Paolo Marini (Fiom Cgil) ed i segretari provinciali Raffaele Bartomioli (Uilm) e Alessandro Pompei (Fiom Cgil): «Siamo rimasti delusi – hanno riferito – sia per la composizione del Tavolo, dove ci aspettavamo di vedere il ceo di Beko Europe, invece assente.

Poi, non abbiamo avuto nessuna risposta alle nostre richieste».

 

Dai dati è emerso che tutti i siti produttivi italiani sono ben al di sotto della capacità produttiva. «Comunanza – hanno precisato i rappresentanti dei lavoratori del Piceno – va meglio rispetto ad altri, tuttavia sta registrando numeri che si attestano a circa la metà della capacità produttiva.

Questo dato è preoccupante. Dalla stessa azienda è stato detto che non ci sarà un’inversione di tendenza per i prossimi 5 anni, sul fronte dei mercati».

 

Quindi ora la nota “dolente” sarà il piano industriale, atteso per settembre.

 

Pompei, Bartomioli e Forti: «L’azienda non ha scoperto nessuna carta. Nulla in merito agli investimenti, necessari su prodotto e processo. E nemmeno c’è stato un impegno chiaro rispetto alla condivisione del piano industriale prima della presentazione». 

 

Un quadro poco rassicurante emerge anche dal commento delle segreterie nazionali dei sindacati che  hanno pure preso parte alla riunione.

 

Ecco cosa si legge in una nota congiunta Fim, Fiom, Uilm, UglM: «Situazione preoccupante, vogliamo confronto prima del varo del piano industriale.  L’attuale fase è caratterizzata da una domanda di mercato debole, in calo sensibile da due anni e da un significativo aumento dei costi anche determinato dalle difficoltà nella catena di fornitura.

Di conseguenza si sta assistendo ad una contrazione sia dei volumi con saturazioni degli stabilimenti inferiore al 50% con tendenza a calare, con ulteriore riduzione dei margini. Inoltre è molto aggressiva la concorrenza dei produttori asiatici, soprattutto cinesi.

Per i prossimi cinque anni si prevede infine solo una leggera crescita del mercato degli elettrodomestici. A partire dal 1° aprile è stata avviata la fase di studio e di valutazione sia delle linee di prodotto sia delle fabbriche, che purtroppo nel 2024 raggiungeranno livelli di saturazione molto bassi.

Sulla base di ciò Beko immagina di predisporre un piano industriale entro l’autunno con la dichiarata ambizione di diventare il primo produttore europeo.

Dal tavolo registriamo che non è emersa la linea strategica industriale della Beko Europe e con il quadro delineato il rischio per la tenuta dei siti è alto.

Non è sufficiente crescere nel mercato dei prodotti di bassa e media gamma.

Come sindacato abbiamo espresso l’esigenza di confrontarci con i vertici di Beko prima del varo del piano industriale definitivo, per far valere il punto di vista e i legittimi interessi dei lavoratori, offrendo collaborazione a patto che la nuova società opti per il rilancio dei siti ed escluda azioni traumatiche di licenziamento e di chiusura, che troppo spesso si accompagnano alle fusioni.

Con rammarico registriamo che la direzione aziendale ha puntualizzato che il varo del piano industriale è di loro pertinenza e non ha fatto alcun riferimento a produzioni o investimenti da allocare in Italia.

Al Governo infine chiediamo di mantenere una forte attenzione su Beko/Whirlpool, e oltre al rispetto delle prescrizione della Golden Power, chiediamo di mettere in campo risorse a sostegno dell’industria per aiutare la sostenibilità dei siti produttivi italiani. Abbiamo rinnovato la richiesta di un tavolo di settore per affrontare le questioni di fondo che oggi ci penalizzano rispetto ad altre potenze industriali per difendere le produzioni e riportare alcune di quelle perse. Sulla base di ciò il Mimit ha assunto l’impegno di riconvocarci a settembre». 

Stabilimento Beko Whirlpool di Comunanza: «Subito un incontro con la nuova proprietà ed il Governo»

 


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