facebook twitter rss

Figlia accusata di maltrattamenti in famiglia dai genitori novantenni: assolta in udienza preliminare

FERMO/P.S.ELPIDIO - La donna era convinta che dietro la denuncia ci fosse lo zampino della sorella. Gli avvocati della difesa Alessandro Ciarrocchi e Francesco De Minicis: «Accuse inverosimili, genitori accuditi adeguatamente»

 

di Alessandro Luzi

Una figlia era stata accusata di maltrattamenti in famiglia dopo aver accudito i genitori novantenni. Addirittura, in tre casi specifici, l’accusa era arrivata dai suoi stessi genitori. La donna dunque è finita sotto processo. Questa mattina l’imputata è comparsa davanti al gup del tribunale di Fermo, Teresina Pepe, e il pm Alessandro Pazzaglia. A seguito dell’udienza preliminare è arrivata l’assoluzione perchè il fatto il fatto non sussiste. Ora la palla passa al giudice civile che dovrà decidere se e quando madre e figlia potranno tornare a vivere insieme. Infatti, una volta denunciata, la mamma era stata affidata ad una struttura per anziani.

Negli ultimi anni la presenza dell’imputata nelle cancellerie del Tribunale era diventata una costante. Non si dava pace e chiedeva giustizia per sé e soprattutto per sua madre. Voleva riaverla in casa ma non era possibile in quanto stava affrontando il procedimento penale. La donna in questione, una settantenne di Porto Sant’Elpidio trapiantata a Milano, credeva di essere catapultata in un vero e proprio incubo a cui, forse, oggi è arrivata la parola fine. Nel 2019 era tornata per fare visita ai suoi genitori ultra novantenni e, viste le loro condizioni fisiche condizionate da varie patologie, aveva deciso di trattenersi a casa. Di fatto era diventata la loro assistente. Poi, però, alcuni diverbi familiari durante la pandemia. Infine l’amara sorpresa: si ritrova sotto processo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia per aver picchiato e vessato i suoi genitori, gli stessi che lei credeva di aver accudito come meritavano. Secondo la versione della donna, li portava a fare visite mediche, in chiesa, al mare, a teatro, in campagna, a casa di amici, come forse non avevano più fatto da tempo per via del suo trasferimento nel capoluogo lombardo.  Addirittura, in tre episodi specifici la figlia era stata accusata dai suoi stessi genitori di averli maltrattati. L’imputata ha sempre dichiarato che le accuse erano inverosimili. Sospettava che dietro le denunce ci fosse lo zampino della sorella, con il quale i rapporti sono pessimi. Tuttavia la procura non ha potuto fare altro che iscrivere un procedimento.

L’avvocato Alessandro Ciarrocchi

Non basta. Perché dopo la prima udienza del procedimento penale e dopo la nomina di un amministratore di sostegno su iniziativa della sorella, la madre è stata portata via di casa e ricoverata in una struttura per anziani proprio per l’impossibilità di continuare a vivere con la figlia. Un provvedimento che ha gettato l’imputata nello sconforto.  La donna aveva già aveva perso il padre prima dell’apertura del processo. Oggi la sentenza nell’udienza preliminare: assolta perchè il fatto non sussiste. La donna in lacrime ha dichiarato: «Ora ridatemi mia mamma». L’imputata è stata difesa dagli avvocati Alessandro Ciarrocchi e Francesco De Minicis che hanno ottenuto il proscioglimento della loro assistitaUn epilogo non scontato sul quale, però, confidava da sempre il legale Alessandro Ciarrocchi, convinto dell’infondatezza delle accuse mosse alla sua cliente: «E’ inverosimile che una donna di quell’età che sacrifica la sua vita di relazione per assistere amorevolmente i suoi genitori, poi possa picchiarli e maltrattarli senza motivo. Abbiamo documentato con foto e video la serenità dei genitori nella vita di tutti i giorni. Durante le indagini e le udienze, l’imputata ha chiarito tutti gli episodi contestati. E’ sintomatico il fatto che dopo gli asseriti episodi violenti, le presunte vittime abbiano continuato a vivere in armonia con la figlia per altri due anni, senza divieti e limitazioni. Auspico che ora la signora possa tornare a casa con la figlia perché non merita di vivere gli ultimi suoi giorni in una struttura».

L’avvocato Francesco De Minicis

E’ dello stesso avviso l’altro legale incaricato dalla difesa, l’avvocato Francesco De Minicis. Oggi durante la discussione ha posto l’accento sulla possibile esistenza di questioni ereditarie o comunque economiche dietro la lite tra sorelle. Secondo il legale «un processo di questo tipo non aveva senso di essere celebrato perché, a fronte di un paio di ambigue dichiarazioni testimoniali accusatorie, erano decine le persone che avrebbero potuto testimoniare il buon rapporto che la figlia aveva coi genitori. Forse proprio la costante presenza in casa della donna era diventata scomoda per altri familiari.  La realtà è che i genitori sono stati accuditi adeguatamente, senza mai essere maltrattati. L’assoluzione restituisce dignità alla figlia. Mi auguro che torni a riabbracciare sua madre».

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti