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“Al Capitano” le opere di Omar Agrebi: l’astrattismo sbarca nel regno della ristorazione

PORTO SAN GIORGIO - Metti una calda sera d'estate, aggiungi poi come cornice un ristorante incastonato nella vecchia Porto San Giorgio e tra le sue volte a mattoni crea lo spazio per una mostra d'arte in una location a dir poco inconsueta. Ed il piatto, per restare in tema culinario, è pronto. Al Capitano, storico ristorante magistralmente guidato da Nerio Cameli, ha aperto i battenti la mostra temporanea "Astratto fra le onde" dell'artista Omar Agrebi.

Il sindaco Vesprini e l’assessore Lanciotti con gli artisti

Metti una calda sera d’estate, aggiungi come cornice un ristorante incastonato nella vecchia Porto San Giorgio che, tra le sue volte a mattoni, crea lo spazio per una mostra d’arte in una location a dir poco inconsueta. Ed il piatto, tanto per restare in tema culinario, è pronto. Al Capitano, storico ristorante magistralmente guidato da Nerio Cameli, ieri pomeriggio, alla presenza del sindaco Valerio Vesprini e dell’assessore Carlotta Lanciotti, ha aperto i battenti la mostra temporanea “Astratto fra le onde” dell’artista Omar Agrebi. Sangiorgese doc, classe 1983, laureato in Economia al Politecnico delle Marche ed insegnante di matematica a Fermo, con la passione per l’arte che lo accompagna da tanti anni, Omar ha abbracciato nel 2020, l’anno della pandemia, l’astrattismo geometrico da cui poco tempo dopo si sgancerà per dedicarsi all’arte astratta pura, come testimoniano le sue opere.

Sperimentazioni, quelle a cui ha dato vita anche durante il lockdown, necessarie come passaggio per approdare all’astratto «che abbandona l’appiglio alla materia riportando su tela i moti della psiche». «Ho sentito il bisogno, ad un certo punto, di sganciarmi da questa struttura e liberare pienamente la mia arte che si fonda su tanti interessi che coltivo da sempre, dalla cosmologia alla psicologia» spiega l’artista. Sono solo alcuni punti di partenza per l’artista sangiorgese che, pennello alla mano, crea opere destinate a fissare su una tela l’istinto del momento, l’emozione contingente prendendo spunto dalla realtà e dai pensieri che affollano la sua mente. Dipinge solo con la musica in sottofondo da cui trae energia. Per la mostra ha creato opere uniche, colorate, quasi tutte su tela bianca. Ed è raro che accanto a ciascun quadro abbia deciso di indicare anche il titolo. Di solito le opere astratte non sono mai accompagnate da una scheda o, per l’appunto, da un titolo. Omar Agrebi, invece, sembra quasi mettersi in gioco, sfidare chi sta ammirando il suo lavoro. «E’ un modo per avere riscontro del fatto che il messaggio ha raggiunto il visitatore, che anche lui riesca a vedere nell’opera quello che ho voluto trasmettere». Il che non toglie, ovviamente, che ciascuno possa, a sua volta, vedere altro nel quadro. E’ il bello dell’astrattismo, ovvero la possibilità di individuare più letture e piani sovrapposti.

In pochissimo tempo, Agrebi ha varcato i confini del Paese. Merito di Instagram dove ha postato da subito i suoi lavori molto apprezzati all’estero, al punto di aver già venduto circa 70 opere. Nell’estate del 2023 ha esposto in una personale per la Hugo Boss e nel gennaio 2024 è nata la collaborazione con Vanessa Poliandri, artista a sua volta e giovane curatrice per il contemporaneo con doppio titolo di Laurea in Beni Culturali e Turismo che vanta già numerose e importanti collaborazioni tra cui quella con la galleria Estro Arte (dove ha avuto il primo approccio con artisti del panorama contemporaneo italiano, americano e croato) e quella con la galleria d’arte Milanese M.a.d.s, dove ha presentato artisti nazionali e internazionali sia in Italia che a New York.

Ed ora la mostra di Omar Agrebi, che resterà aperta per due mesi nella suggestiva location del ristorante Al Capitano in corso Castel San Giorgio grazie al suo proprietario Nerio Cameli. Accanto alla passione per la cucina, frutto di una quarantennale esperienza messa in campo da Nerio, si colloca quindi quella per l’arte che fa capolino in spazi così inconsueti. Un connubio che appare vincente per entrambi.

Il sindaco Vesprini e l’assessore Lanciotti con il ristoratore Nerio Cameli

(spazio promo-redazionale)


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