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Festa delle Opere “Connessi e Presenti”: dibattito aperto sull’equilibrio tra reale e digitale (Video)

FERMO - Il direttore di Cdo Marche Sud, Massimiliano Di Paolo: «L'evento mirava a esplorare l'importanza delle interazioni personali e delle relazioni dirette, in un contesto in cui la tecnologia spesso domina le nostre vite»
Festa delle Opere “Connessi e Presenti”

Si è svolta, presso Villa “Il Cannone” a Marina Palmense, la Festa delle Opere 2024 della Compagnia delle Opere Marche Sud, che ha visto la partecipazione di circa 250 persone, tra associati e ospiti: il tema, “Connessi e Presenti”. Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alle Politiche per il Turismo del Comune di Fermo, Annalisa Cerretani, del Sindaco di Porto San Giorgio Valerio Vesprini e del Prefetto di Fermo, Edoardo D’Alascio, è iniziato il dibattito moderato dal Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud, Professore ordinario di Informatica all’Università di Macerata e co-director del VRAI Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab Emanuele Frontoni, partendo dal Presidente della Lega del Filo d’Oro, Rossano Bartoli, che ha parlato di quel “filo prezioso”, di quella connessione con il mondo esterno che la Fondazione cerca di costruire dal 1964 allo scopo di essere un punto di riferimento per l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno alla ricerca della maggiore autonomia possibile delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

Di un mondo in cui il ruolo dell’Intelligenza Artificiale è destinato a crescere in modo esponenziale, anche nelle interrelazioni tra individui e tra individuo e IA, ha parlato Benedetta Giovanola professoressa ordinaria di filosofia morale e titolare della Cattedra Jean Monnet EDIT – Etica per un’Europa digitale inclusiva all’Università di Macerata, per sottolineare l’importanza di una guida etico giuridica, perché pensare nell’immediato, fin dalla fase di design, agli impatti sociali dell’AI rappresenta il modo migliore per garantirne un utilizzo affidabile, responsabile e in linea con le normative nazionali ed europee. Domenico Dato, Chief Technology Officer di Istella SpA, società del Presidente e proprietario Renato Soru, ha illustrato i progetti in atto per lo sviluppo del più potente Large Language Model su misura per la lingua e i contenuti italiani, offrendo l’adattabilità per la messa a punto e la creazione del proprio modello di AI generativa, sul proprio dominio verticale e sui propri dati privati.

Un esempio di connessione in grado di inglobare un intero sistema socio-economico, quello di San Benedetto del Tronto, è stato l’oggetto dell’intervento dell’Amministratore Delegato del Centro Agroalimentare Piceno, Francesca Perotti, che ha parlato dell’Organizzazione Produttori Marineria Sambenedettese, alla quale hanno aderito ventiquattro armatori locali e che, alla fine dell’incontro, è stata insignita del premio “Giuliano De Minicis”, per aver contribuito allo sviluppo del nostro territorio. Erano presenti il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e l’Onorevole Lucia Albano, sottosegretario del MEF, che hanno sottolineato l’importanza delle connessioni e del mantenimento dell’identità, nel quadro evolutivo delle tecnologie.

«In un’epoca di connessioni virtuali – conclude così il Direttore di Cdo Marche Sud, Massimiliano Di Paolo – è sempre più importante valorizzare le relazioni reali e umane, che incidono nella realtà come presenza concreta. L’evento mirava a esplorare l’importanza delle interazioni personali e delle relazioni dirette, in un contesto in cui la tecnologia spesso domina le nostre vite. I nostri ospiti hanno condiviso le loro esperienze e riflessioni su come costruire e mantenere connessioni significative nel mondo contemporaneo». In apertura e chiusura, le parole di G.K. Chesterton, ricordate dal Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud, Emanuele Frontoni: «Non ci sono parole per esprimere l’abisso che corre fra l’essere soli e l’avere un alleato. Si può concedere ai matematici che quattro è due volte due; ma due non è due volte uno: due è duemila volte uno».

 


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