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MArCHESTORIE cresce e fa viaggiare i borghi sulle ali della poesia

EVENTO - Presentata questa mattina a Palazzo Raffaello la quarta edizione del festival che ha l’obiettivo di raccontare le Marche dalla prospettiva dei borghi, delle tradizione e della storia. In scena dal 9 agosto al 15 settembre. Agostini (Fondazione Marche Cultura): «Credo fermamente che ‘Marche: il dono dell'Infinito’ sarà un veicolo straordinario per celebrare e promuovere non solo la ricca tradizione poetica delle Marche, ma anche l'unicità dei suoi luoghi, offrendo agli spettatori un'esperienza culturale e artistica profondamente arricchente»

«È la prima volta che una regione dedica un progetto di questa portata e di questa importanza alla poesia. Le Marche sono state le prime e questo è un grande merito». Ha scelto queste parole il poeta e scrittore, Davide Rondoni, per presentare la quarta edizione di ‘MArCHESTORIE’, festival di cui, quest’anno, insieme al giornalista Paolo Notari, è direttore artistico.

Ma che cos’è ‘MArCHESTORIE’? Si tratta, come spiegato in apertura da Notari, di un festival che ha l’obiettivo di raccontare le Marche dalla prospettiva dei borghi, della tradizione e della storia attraverso una festa che dura diverse settimane e che è in grado di coinvolgere tutto il territorio regionale. «Questo “bimbo” – come lo ha chiamato Notari – giunto alla quarta edizione, sembra essere arrivato al momento della maturità».

Dal 9 agosto al 15 settembre 2024, i borghi marchigiani ospiteranno dunque la quarta edizione del festival MArCHESTORIE dal titolo ‘Marche, il dono dell’Infinito’. Questo nuovo format, sostenuto dalla Regione Marche e gestito dalla Fondazione Marche Cultura e Amat, celebra la ricca tradizione poetica e culturale della regione mettendo in luce il profondo legame tra i poeti marchigiani e i loro borghi, da sempre fonte d’ispirazione. I visitatori potranno esplorare questi luoghi suggestivi attraverso un racconto poetico che svela non solo la loro bellezza ma anche l’anima delle Marche.

Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, tenuta questa mattina nella sede della Regione Marche, oltre all’assessore alla Cultura Chiara Biondi, erano presenti il presidente dell’Amat Piero Celani, il direttore della Fondazione Marche Cultura Francesco Gesualdi (in collegamento), i direttori artistici Davide Rondoni (in collegamento) e Paolo Notari, la dirigente del Settore Beni e Attività Culturali Daniela Tisi. Diversi i collegamenti video, come quello del presidente della Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini.

Il festival sottolinea la straordinaria ricchezza culturale di una terra da sempre legata alla poesia, capace di ispirare figure illustri come Giacomo Leopardi e Cecco d’Ascoli, insieme a scrittori del Novecento come Paolo Volponi, Franco Scataglini, Remo Pagnanelli e Antonio Santori. Non mancano voci contemporanee che arricchiscono il panorama culturale del territorio, tra cui Scarabicchi, Piersanti, D’Elia, De Signoribus, Cesari, Davoli e Mancinelli. Al centro anche la critica poetica di Carlo Bo e le interazioni tra poesia e arti visive, rappresentate da Giacomelli, Cucchi, Giuliani e altri.

«Crediamo fortemente nel potenziale dei nostri borghi, per il rilancio dei quali abbiamo dedicato una precisa strategia, una legge dedicata e avviato il bando Borgo Accogliente con una importante dotazione – così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli – anche il Festival Marchestorie si inserisce in queste iniziative per la rivitalizzazione dei nostri centri che sono culla di tesori e bellezze uniche, storia e tradizioni, tipicità e saper fare, dunque della nostra identità più autentica».

«Ho creduto sin da subito nella forza di MArCHESTORIE, poiché – spiega Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura – ho riconosciuto nel suo format unico la capacità di raccontare perfettamente la pluralità della nostra regione e al contempo di proporre spettacoli ed iniziative che non solo valorizzano i luoghi che li ospitano, ma hanno senso e forza solo in quei contesti. Credo fermamente che ‘Marche: il dono dell’Infinito’ sarà un veicolo straordinario per celebrare e promuovere non solo la ricca tradizione poetica delle Marche, ma anche l’unicità dei suoi luoghi, offrendo agli spettatori un’esperienza culturale e artistica profondamente arricchente».

«Da MArCHESTORIE a Marche grandi storie, ora ‘Marche: il dono dell’ Infinito’ – ha aggiunto Piero Celani, presidente Amat –   La nostra regione sempre al centro di grandi eventi culturali. Questa volta mostra e celebra la sua ‘infinita’ vena poetica attraverso, non solo i grandi maestri del passato, quali Cecco d’Ascoli e Leopardi, ma anche attraverso i nostri poeti e scrittori contemporanei, che stanno ancora una volta, esaltando l’anima e l’ispirazione infinita delle nostre Marche».

«’Marche, il dono dell’infinito’, una nuova linfa vitale e una nuova connotazione per il festival MarcheStorie – ha affermato l’assessore alla Cultura, Chiara Biondi – una celebrazione unica della poesia nei nostri splendidi borghi. Le Marche sono storicamente un territorio dove i grandi poeti hanno trovato ispirazione nella bellezza senza tempo delle mura storiche regalandoci versi che hanno attraversato i secoli. Quest’anno abbiamo voluto dare al festival una nuova specificità per elevare il suo valore culturale. Con una visione ampia e inclusiva, poniamo l’accento sulla poesia come mezzo per raccontare e celebrare i nostri borghi che si distinguono per la loro bellezza rara e unica”. Un plauso poi ai 79 Comuni che hanno partecipato “e che, novità di questa quarta edizione, sono stati tutti ammessi per i loro progetti di elevata qualità e livello. Tra gli obiettivi di questa Giunta anche quello di intercettare i turisti grazie a un festival che non solo rende omaggio ai poeti del passato e del presente, ma promuove i nostri borghi come destinazioni di attrazione turistica. Questi luoghi incantevoli, con il loro fascino ineguagliabile, continuano a ispirare e a meravigliare, offrendo un’esperienza culturale e poetica senza pari. Rivolgiamo un invito ai turisti e ai marchigiani a partecipare a questa celebrazione della poesia e della bellezza per riscoprire insieme il nostro patrimonio culturale e le infinite storie che i nostri borghi hanno da raccontare».

«Le oltre 30mila presenze nell’ultima edizione – ha dichiarato la vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati Giorgia Latini – rappresentano un punto di partenza importante. I borghi marchigiani si riscoprono grandi attrattori. Marchestorie è stato ideato quando ero assessore regionale, ed è oggi un esempio virtuoso di come si debba lavorare per non disperdere le tradizioni, le nostre radici, appassionando i visitatori con le tante storie e formare le comunità. L’idea al centro di Marchestorie è quella di valorizzare i borghi e le aree interne. Attraverso il racconto e le diverse forme espressive riusciamo a comporre un unico grande affresco in grado di rappresentare le peculiarità delle nostre Marche. È la strategia giusta per la crescita culturale e turistica del territorio, volta a valorizzare le tante ricchezze delle nostre terre».

Saranno 79 i Comuni coinvolti, in forma singola o in una strategica alleanza in rete, grazie ad un bando predisposto dalla Regione Marche per un viaggio culturale straordinario. Per oltre un mese, dal 9 agosto al 15 settembre, turisti e visitatori potranno esplorare i piccoli centri marchigiani del cratere del sisma, della dorsale appenninica e della costa dove troveranno un’offerta di eventi innovativi, inclusi atelier di poesia, performance poetiche e residenze d’autore. Queste iniziative non solo promuoveranno la poesia come forma d’arte accessibile e inclusiva ma rafforzeranno l’identità culturale delle Marche, rendendole protagoniste di un’esperienza culturale unica. Oltre agli eventi principali, saranno organizzate forme di intrattenimento collaterali per valorizzare i diversi aspetti della vita e della storia dei borghi coinvolti. A questo si affiancherà l’apertura dei luoghi della cultura delle Marche: chiese e palazzi storici, teatri, biblioteche, musei e collezioni ma anche negozi e ristoranti. Previste inoltre visite guidate, mostre, degustazioni di prodotti tipici, appuntamenti enogastronomici e mercatini dell’artigianato.

La quarta edizione del Festival verrà presentata pubblicamente nel corso di due serate, il 4 e 5 agosto, a San Benedetto del Tronto e a Senigallia.

Elia Frollà

 


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