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Agostino Di Bartolomei, stile e ricordo indelebili

BELMONTE PICENO - Il presidente della provincia Michele Ortenzi e il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro al Festival Storie nella serata dedicata al grande capitano della Roma

«Ci sono i tifosi di calcio. E poi ci sono i tifosi della Roma». E’ questa una delle iconiche frasi dell’indimenticato numero dieci giallorosso Agostino Di Bartolomei, affissa nello Stadio Olimpico e ora impressa anche sullo schermo del Festival Storie, sul finire di un emozionante racconto dell’attore e regista romano Ariele Vincenti, quarto ospite del Festival: «E’ la prima volta che porto questo spettacolo nelle Marche, ringrazio davvero di cuore gli organizzatori per la sensibilità e perché la storia di Agostino è davvero unica, aldilà dei colori calcistici».

La storia di “Ago – Capitano Silenzioso”, scritta e diretta da Vincenti, viene raccontata attraverso un monologo che ripercorre la drammatica vicenda del capitano e bandiera della Roma campione d’Italia nel 1983, morto suicida il 30 maggio 1994, esattamente dieci anni dopo la finale di Coppa dei Campioni persa dalla Roma contro il Liverpool. Con una sedia sul palco e uno striscione con scritto “Silenzio”, Vincenti ha saputo restituire al pubblico il ritratto intimo di un uomo e di un giocatore che ha portato in giro per l’Italia un calcio diverso, elegante. «Quando protestava con gli arbitri – racconta Vincenti – Agostino si metteva le mani dietro la schiena in segno di rispetto. La sua eleganza stava nel fare silenzio quando gli altri facevano rumore. Scusaci Ago per non aver saputo ascoltare il tuo silenzio». Ad assistere allo spettacolo anche alcuni soci del Roma Club di Foligno, guidati dalla vice presidente Sabrina Fioravanti e giunti a Belmonte Piceno con tanto di striscione e magliette griffate. Accanto a loro nelle prime file altri due tifosi giallorossi d’eccezione: il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, e il presidente della Provincia di Fermo, Michele Ortenzi. «Davvero uno spettacolo per il cuore – commenta Ortenzi – da tifoso ricordo la morte di Agostino come un momento di dolore collettivo, non poteva che essere un uomo di grande valore, un giocatore umile, fuori dagli schemi, questo è uno spettacolo che coglie nel segno». Dopo le risate e la folla per Neri Marcorè, il Festival Storie regala a Belmonte Piceno una serata più intima e carica di emozioni. «Ringrazio il Festival e Ariele – conclude il sindaco Ivano Bascioni – per aver portato qui la storia di uno dei calciatori più iconici di sempre».


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