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Cesetti porta la rotatoria San Tommaso in Regione: «Devono intervenire sulle criticità»

IL CONSIGLIERE regionale Pd: «Anzitutto vogliamo conoscere se si intenda incaricare il dipartimento competente di effettuare un sopralluogo al fine di verificare lo stato dell’arte. Ma soprattutto vogliamo capire se esiste davvero una variante predisposta dalla Provincia di Fermo e se sia vero che la stessa sia stata respinta dall’Anas. In tal caso, la giunta regionale ci dica se intende chiedere ad Anas una sua sollecita approvazione»

Fabrizio Cesetti

«Chiedo alla giunta regionale di intervenire sulle criticità della rotatoria di San Tommaso-San Marco alle Paludi. È vero che l’Anas ha respinto una proposta di variante per risolverle? Come si intende intervenire?». Sono le domande del consigliere regionale Pd, Fabrizio Cesetti.

La viabilità in prossimità della rotatoria di San Tommaso-San Marco alle Paludi torna in consiglio regionale, dove il consigliere del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, già autore di diverse interrogazioni, torna a «sollecitare la giunta regionale affinché intervenga sulla Provincia di Fermo, il Comune di Fermo e l’Anas per l’adozione di immediati provvedimenti di loro competenza volti a garantire la sicurezza nella circolazione e la definitiva risoluzione delle numerose criticità».

«Criticità che – spiega Cesetti – emergono dalle continue segnalazioni che sto ricevendo dai cittadini, a cui, purtroppo, tanto la Regione Marche quanto il Comune e la Provincia di Fermo, sembrano restare sordi. Parlo della difficoltà a entrare e uscire da alcune proprietà adiacenti, che diventa un vero e proprio impedimento per i veicoli più grandi, comprese ambulanze e mezzi dei Vigili del Fuoco, vista la esigua larghezza della corsia. Si riscontra poi un alto rischio di incidenti per le auto costrette a incrociarsi su una corsia a due sensi di marcia larga meno di 4 metri rispetto ai 5 previsti dal progetto, ma anche per i furgoni o i veicoli della nettezza urbana che non hanno modo di fare inversione e quindi devono uscire percorrendo 100 metri in retromarcia. Un altro grave pericolo è quello che corrono i pedoni e i veicoli a due ruote, i quali devono percorrere questa corsia facendo uno slalom tra i mezzi in transito, per non dire dell’assenza di un qualunque marciapiede. E si potrebbe andare ancora avanti citando altre incongruenze. Del resto, sembra che anche gli stessi tecnici della Provincia di Fermo, consapevoli delle problematiche del progetto, abbiano predisposto una variante dei lavori trasmettendola per l’approvazione alla struttura territoriale Marche dell’Anas, proprietaria del suolo, da quest’ultima però, sembrerebbe, respinta».

«La rotatoria di San Tommaso-San Marco alle Paludi – continua il consigliere – che includemmo nel 2019 nell’ambito dello schema di convenzione tra il Mit e la Regione Marche regolante il finanziamento degli interventi di adeguamento e razionalizzazione della rete stradale, nonché sulla viabilità secondaria per favorire l’accessibilità alle aree interne, è un’opera strategica per la viabilità e i collegamenti al nuovo Ospedale di Fermo, ma deve anche agevolare e garantire la sicurezza dei residenti in un contesto stradale dove si registra un transito sempre molto intenso. Di ciò non sembrano rendersene conto né l’assessore regionale Francesco Baldelli, né il presidente della Provincia e il sindaco di Fermo, che anzi hanno espresso la loro soddisfazione lo scorso marzo al momento dell’inaugurazione. È necessario che la giunta regionale venga in consiglio a spiegare bene come vuole muoversi. Anzitutto vogliamo conoscere se si intenda incaricare il dipartimento competente di effettuare un sopralluogo al fine di verificare lo stato dell’arte. Ma soprattutto vogliamo capire se esiste davvero una variante predisposta dalla Provincia di Fermo e se sia vero che la stessa sia stata respinta dall’Anas. In tal caso, la giunta regionale ci dica se intende chiedere ad Anas una sua sollecita approvazione».


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