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Invito alla festa FdI, Calcinaro gioca d’anticipo: «Ci sarò ma non prendo alcuna tessera di partito»

FERMO - «So che il tentativo di strumentalizzazione è dietro l'angolo. Tranquilli, non prendo tessere, non entro e non mi avvicino a partiti perché così, libero, mi proposi ai cittadini fermani e così continuerò finché avrò l'onore di amministrare la mia città»

Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro

Calcinaro a destra? Calcinaro a sinistra? Da mesi, per non dire anni, a Fermo (e non solo) si dibatte su quale sia il presente e il futuro politico del primo cittadino della città capoluogo di provincia. A sinistra c’è chi lo etichetta ormai come un uomo, un amministratore vicinissimo al centrodestra. C’è chi da destra ricorda ciclicamente la sua matrice di sinistra appellandosi in primis a quella sua partecipazione da assessore alla giunta Brambatti. E lui? Lui ha sempre rimarcato a chiare note di essere civico (ci ha vinto e rivinto le elezioni comunali) e di voler restare tale, almeno fino a quando guiderà la città.
Oggi, però, il sindaco gioca addirittura d’anticipo. Sì perché, come lui stesso ammette in un post su Facebook, è stato invitato a un dibattito organizzato da FdI e che si terrà alla prossima festa regionale dei meloniani. Ci sarà. Ma con delle puntualizzazioni.
«Mi è arrivato l’invito ad un dibattito sul ruolo dei sindaci alla festa regionale di Fratelli d’Italia: ci sarò, così come ci sono stato con piacere alle feste dell’Unità di Fermo più volte o ad altre iniziative istituzionali di diversi partiti. Perché è una possibilità di raccontare a forze istituzionali – rimarca a chiare note il sindaco – cosa significa amministrare un Comune perché da quello che noto troppo spesso rimangono distanti dalle necessità della quotidianità dei cittadini, ultimo governo compreso. So che non dovrei neanche specificarlo questo ma sulla mia pelle so anche già come funziona, so che il tentativo di strumentalizzazione è dietro l’angolo. Tranquilli, non prendo tessere, non entro e non mi avvicino a partiti perché così, libero, mi proposi ai cittadini fermani e così continuerò finché avrò l’onore di amministrare la mia città».

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