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P.S.Giorgio, urbanistica e lavori pubblici senza dirigente. Ma nessuno partecipa al bando interno

PORTO SAN GIORGIO - Nulla di fatto per la scelta del nuovo dirigente ai lavori pubblici ed all'urbanistica. Deserto, ed era forse prevedibile stando a quanto raccolto sommessamente tra gli uffici comunali, l'interpello interno, ovvero il bando attivato e rivolto ai dipendenti comunali di Porto San Giorgi

Nulla di fatto per la scelta del nuovo dirigente ai lavori pubblici ed all’urbanistica. Deserto, ed era forse prevedibile stando a quanto raccolto sommessamente tra gli uffici comunali, l’interpello comparativo interno, ovvero il bando attivato e rivolto ai dipendenti comunali di Porto San Giorgio. L’incarico, ricoperto fino all’8 settembre dall’ing. Stefano Postacchini che ad agosto ha presentato le dimissioni, resta ancora vacante. Nessuno, tra quelli che presumibilmente avevano i titoli per partecipare, ha presentato domanda. L’esito complica le cose costringendo presumibilmente il primo cittadino, Valerio Vesprini, a cercare altrove, in altri enti, la figura che dovrà guidare uno dei settori più complessi della città, più volte finito nell’occhio del ciclone. Basti pensare all’ultimo episodio che ha avuto per teatro il campetto da basket in via della Resistenza, sottoposto a sequestro dalla Procura di Fermo dopo che un canestro, staccatosi dalla base, ha ferito gravemente un ventenne ricoverato d’urgenza all’ospedale Torrette. Ed anche in questo caso per almeno un paio di volte i Carabinieri hanno fatto “visita” all’ufficio tecnico per acquisire documenti e carte utili all’inchiesta.

Per Vesprini però non c’è tempo da perdere. Alle porte ci sono cantieri che stanno per ripartire. Primo fra tutti quello del lungomare sud. Ma anche la riqualificazione di piazza Mentana ed altri interventi minori che richiedono la presenza di un dirigente, quindi di un punto di riferimento per l’Amministrazione che deve pure avviare la programmazione di altre opere per le quali è fondamentale il supporto di un tecnico dirigente, senza nulla togliere ovviamente alla professionalità dei funzionari. Chissà dunque che non si ricorra ad un bando che contempli la mobilità da qualche altro Comune. Che quello del dirigente, soprattutto di un’area tecnica all’interno di un Comune, sia un ruolo sempre più difficile e scomodo lo testimonia quanto avvenuto ad esempio a Milano, dove adesso l’urbanistica rischia la paralisi dopo che ben 30 progetti sono finiti sotto inchiesta da parte della Procura.

Sandro Renzi


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