FERMO - Penna stimata da colleghi e lettori, nel corso della sua lunga carriera giornalistica, Nucci si è occupato di sport ma anche di politica e di economia, come pure impegnato nel sociale.
Si è spento ieri, all’età di 75 anni, Mauro Nucci, noto giornalista del Fermano. E la notizia si è rapidamente diffusa a Fermo, sua città, e da lì in tutto il Fermano. Penna stimata da colleghi e lettori, nel corso della sua lunga carriera giornalistica, Nucci si è occupato di sport ma anche di politica e di economia, come pure impegnato nel sociale. Una giornata nefasta, quella di ieri, per Fermo, con la scomparsa anche del medico chirurgo Gabriele Spinucci.
A ricordare Nucci, oggi, tra i tanti, anche la Fermana che con un post su Facebook, «si unisce al dolore della famiglia di Mauro Nucci, storico giornalista fermano, scomparso nelle scorse ore. Prima sulle pagine del Corriere Adriatico, poi su quelle del Resto del Carlino, Mauro ha raccontato per anni le vicende canarine, seguendo a distanza anche gli ultimi campionati nonostante i problemi di salute che lo accompagnavano da qualche tempo. Il club gialloblù porge le più sentite condoglianze alla famiglia. Ciao Mauro!».
Toccante anche il ricordo del giornalista Vincenzo Varagona: «Si è spento MauroNucci, un grande amico, un grande collega». Sul suo profilo Facebook, Varagona ha pubblicato «un’immagine di 40 anni fa, quando ho aperto la redazione di Corriere Adriatico.it a fermo e l’ultima réunion alla quale Mauro ha potuto partecipare. Nel giugno scorso abbiamo festeggiato i 40 anni della redazione, ma lui non c’era. Ero passato a salutarlo a casa, per un abbraccio tra vecchi amici, che rafforzava un’antica amicizia».
«DarioBenijr, in quella primavera 1984, mi aveva mandato ad aprire la redazione in piazzale Azzolino. Avevo accettato correndo perché quell’impegno valeva un’assunzione. Da quel maggio 1984, per due anni, Mauro è stato la mia ombra, il mio collaboratore più stretto in redazione. La mattina lavorava nella scuola media Fracassetti, il pomeriggio mi aiutava a costruire la pagina. Sapeva tutto di tutto e di tutti, e mi ‘trasferiva’ questa conoscenza con grande naturalezza. E se non riusciva a rispondere a una domanda…si impegnava a farlo ad horas…”Non ti saprei dire, Vingè, ma mi informo!” E da lì a poco il mistero era risolto. Aveva amici ovunque, si faceva voler bene perché è stato una persona per bene. Nessuno meglio di lui, dopo il Corriere Adriatico, dopo la scuola, poteva incarnare il presidente della Pro Loco fermana. Quando l’ho incontrato l’ultima volta ho trovato un amico perfettamente consapevole della sua situazione, dispiaciuto, certo..ma sereno. Aveva la serenità di chi aveva avuto tutto dalla vita, una moglie, Mariella che lo adora, figli che gli hanno dato sei nipoti. Dispiacere si, sofferenza pure, ma anche la consapevolezza di chi ha dato tanto e ricevuto, se possibile, di più. Un abbraccio forte, grande Mauro, a te e a tutta la tua bellissima famiglia».
«Fermo perde una penna storica del giornalismo fermano, del volontariato, della Pro loco ecc. Mauro era instancabile. Un forte abbraccio a Mariella, Lucia, Giancarlo, Federica ed alla famiglia tutta. Grazie per quello che hai fatto per la tua Fermo» il cordoglio del consigliere comunale Luigi Rocchi.
Il funerale si terrà domani, 30 ottobre, alle 11 nella chiesa di San Domenico.