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Rintracciano a Padova un’anziana elpidiense, poliziotti premiati da Ciarpella: «Non facile guidare la donna nell’utilizzo dello smartphone»

PORTO SANT'ELPIDIO - Premiati questa mattina i poliziotti che lo scorso 14 agosto sono riusciti a rintracciare, e a far soccorrere, una donna allontanatasi da Porto Sant'Elpidio e arrivata fino a Padova

Un encomio per il lavoro svolto sul territorio, quello ricevuto stamane nel palazzo municipale di Porto Sant’Elpidio dagli agenti della Polizia di Stato, Martina Merone e Dario Grassi. Insieme a loro il commissario Beatrice Nastri della questura di Fermo che lo scorso 14 agosto hanno ritrovato una 71enne di origine russa scomparsa in città e rintracciata a Padova, grazie ad un intervento in remoto tramite l’utilizzo del solo telefono cellulare.

«A noi faceva piacere condividere questo momento, facendo riferimento ad un episodio avvenuto quest’estate quando, grazie al lavoro degli agenti presenti, in poco tempo si è riusciti a ritrovare una nostra concittadina anziana, la quale allontanatasi in stato di confusione dalla propria abitazione, è stata ritrovata nella città di Padova. – spiega il sindaco Massimiliano Ciarpella, poco prima di conferire l’onorificenza agli agenti – Ci piace sottolineare la collaborazione attiva tra le istituzioni e le forze dell’ordine, un lavoro costante, spesso silente e che oggi andiamo a riconoscere per ad un episodio che ha avuto un’eco maggiore. Oggi ringraziamo questi agenti presenti, la Polizia di Stato, ma allarghiamo il ringraziamento a tutte le forze dell’ordine».

Una soddisfazione ed un plauso che arriva anche dall’assessore alla sicurezza Enzo Farina. «Ciò che mi ha colpito fortemente in quest’episodio è il modo in cui gli agenti impegnati hanno saputo gestire la situazione, intervenire e operare con un’empatia unica». Un intervento complicato quello portato dai poliziotti, nel quale è stata fondamentale la comunicazione. L’sos scattato lo scorso 14 agosto ha portato prima gli agenti ad intervenire in via Catania, presso il domicilio della donna dove in un primo momento insieme ai Vigili del Fuoco hanno fatto irruzione ipotizzando un malore della donna. Una volta all’interno si sono accorti che la donna si era allontanata a bordo della propria auto, hanno così provato a contattarla telefonicamente non ricevendo una risposta in un primo momento ma riuscendo poi nell’intento. Dalla sala operativa l’agente Grassi ha così potuto geolocalizzare la donna a Padova, dove era arrivata senza rendersene conto a bordo della propria vettura. Da lì la “mediazione” portata avanti dall’agente Merone che ha spiegato: «Lo step più difficile in quel momento è stato far capire alla signora, in remoto, come utilizzare determinate app presenti sul telefono. Riuscire a passare dalla chiamata vocale a quella video, al fine di arrivare a comprendere dove fosse la donna. Una volta riusciti a scardinare queste difficoltà, siamo potuti intervenire in modo tempestivo». L’agente è riuscita a far arrivare la donna nei pressi di un supermercato, a quel punto dalla sala operativa hanno ristretto l’area e fatto arrivare sul posto i colleghi di Padova. La donna era stata poi trasferita all’ospedale più vicino e fatta ricongiungere con i suoi cari.

Maikol Di Stefano

 

Donna scompare da Porto Sant’Elpidio, la Polizia la rintraccia a Padova: decisiva una videochiamata

 


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