AGGIORNAMENTO DELLE 21,45 – Il cratere è passato in Commissione ed è stato firmato questa sera dal commissario Vasco Errani. Confermato l’elenco con l’esclusione di Fermo, Sant’Elpidio a Mare e Montegranaro. In totale sono 121 i comuni che fanno parte del cratere. A quelli già considerati, infatti, ne sono stati aggiunti 69 (di cui 57 solo nelle Marche) inseriti nel decreto terremoto con il maxiemendamento del governo.
Ecco il maxiemendamento al decreto sisma e sul quale poi da domani la Commissione Bilancio del Senato inizierà l’esame sugli emendamenti presentati. Nel documento è stato ufficializzato il cratere:
L’elenco dei comuni inseriti nel maxiemendamento sono quelli già anticipati nei giorni scorsi da Cronache Fermane e Cronache Maceratesi. Per l’esattezza: Belmonte Piceno, Falerone, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Rinaldo, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montegiorgio, Monteleone, Montelparo, Ortezzano, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Smerillo. Nomi che vanno ad integrare quello che era il primo decreto relativo al sisma di agosto che vedeva inclusi Amandola e Montefortino.
Confermati anche i timori per i tre grandi esclusi: Fermo, Sant’Elpidio a Mare e Montegranaro. Una notizia che sicuramente avrà ripercussioni sul mondo politico locale con i tre sindaci che sono già sul piede di guerra. Primi cittadini che avevano chiesto un criterio di giudizio equo. A figurare nel decreto ci sono anche comuni come Teramo, Campli, Spoleto che potrebbero essere presi come termine di paragone dagli esclusi.
Nel complesso, comprese il resto delle Marche, l’Umbria, il Lazio e l’Abruzzo, sono 69 i comuni che si aggiungono al cratere. Per quanto riguarda i comuni colpiti dal sisma potranno assumere personale a tempo determinato, il numero massimo stabilito è quello di 350 assunzioni.
Nel decreto si parla del riconoscimento di una indennità una tantum: «in favore dei collaboratori coordinati continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, dei lavoratori autonomi, compresi i titolari di attività di impresa e professionali, che hanno dovuto sospendere l’attività a causa del sisma e che operino esclusivamente, o nel caso degli agenti e rappresentanti, prevalentemente, in uno dei comuni del cratere è riconosciuta, per il 2016, nel limite di 134,8 milioni di euro, per il medesimo anno, una indennità una tantum di 5mila euro». Per quanto riguarda le imposte, chi le ha già versate non verrà rimborsato. Per il resto saranno sospese. «I contributi previdenziali e assistenziali – si legge nel decreto – e dei premi per l’assicurazione obbligatoria in scadenza tra il dal 24 agosto 2016 al 30 settembre 2017 e dal 26 ottobre 2016 al 30 settembre 2017 sono sospese».
Per le persone rimaste senza lavoro il contributo del governo sale da 50 milioni a 124, 5 milioni. Il decreto prevede, per ora, una copertura finanziaria da 1 miliardo e 745 milioni circa. Con 671,5 milioni per il 2016, 542 milioni per il 2017, 367 milioni per il 2018, 84 milioni per il 2019, 64,9 per il 2020, 13,2 per il 2021, e 0,27 per il 2022. Tra i passaggi dell’emendamento ci sono anche le misure per sistemare rapidamente i beni culturali. Per somme inferiori ai 40mila euro i comuni interessati possono affidarsi ad un professionista, «senza ulteriori formalità». La Soprintendenza potrà inoltre assumere fino a 20 persone, per una durata di 5 anni, con un limite di spesa di 800mila euro annui.
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