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Combattere il dissesto idrogeologico:
un milione di euro in arrivo a Montelparo

INVESTIMENTO - Sono destinati a lavori su terreni e nel sottosuolo del centro abitato di Montelparo, in valle dell’Aso. Possono essere legati esclusivamente al dissesto idrogeologico e non per consolidamento strutturale di edifici danneggiati dal sisma

montelparo

 

di Alessandro Giacopetti

Un milione di euro destinati a lavori di consolidamento del centro abitato di Montelparo, comune dell’alta valle dell’Aso. E’ questo il contributo che arriverà nel Fermano, contenuto all’interno dei dodici milioni di euro mirati a tredici interventi di riduzione dei rischi derivanti da dissesto idrogeologico, frutto dell’accordo di programma tra Ministero dell’Ambiente e la Regione Marche, firmato a Roma. Sono fondi in ballo da qualche anno, e si parlava di circa 800 mila euro – fa sapere il sindaco Marino Screpanti – dei quali abbiamo parlato durante il recente incontro svolto proprio nella sede comunale nel novembre scorso”.
Era il 2 novembre, infatti, quando dopo la tappa a Montefortino, il governatore delle Marche Luca Ceriscioli, l’assessore al Bilancio, Fabrizio Cesetti, l’assessore alla Difesa del suolo e della costa oltre che alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, il presidente della Provincia di Fermo, Aronne Perugini, incontrarono i sindaci di Montelparo, Screpanti, Santa Vittoria in Matenano, Fabrizio Vergari, Montefalcone Appennino, Adamo Rossi. Il tema era ovviamente costituito dai danni derivanti dal sisma ma, in quell’occasione, si convenne anche la possibilità di far arrivare questo finanziamento.
ceriscioli a montelparoI progetti ci sono già, erano stati presentati qualche anno fa a seguito di periodici rilevamenti ed analisi del suolo svolte da geologi. Ora c’è da capire se siano ancora validi per l’impiego di questi fondi, – spiega il sindaco Marino Screpanti – o se sia necessaria una nuova mappatura a seguito delle variazioni del livello del suolo dopo le recenti scosse sismiche”. Pur essendoci quindi un collegamento tra la situazione idrogeologica attuale e gli effetti tellurici, in ogni caso il milione di euro potrà essere utilizzato esclusivamente per lavori legati al dissesto e non, ad esempio, per consolidamento strutturale di edifici danneggiati dal sisma. A Montelparo tali danni riguardano soprattutto alcune chiese, come quelle di Sant’Agostino e di San Gregorio Magno, l’ex convento agostiniano al cui piano superiore ha sede un ostello, e una piccola porzione dell’istituto “Mancinelli”. Danni sono visibili anche nel chiostro al piano terra dove si trova sia il museo del paesaggio, inaugurato solo pochi anni fa sia il museo di arte sacra. Crepe sono state riscontrate anche negli uffici comunali, come l’ufficio anagrafe e in corrispondenza della storica torre del palazzo del Comune in piazza Marconi.
Oltre quelli a Montelparo, gli altri interventi riguardano i circa 5,8 milioni che andranno a finanziare interventi per il consolidamento e la mitigazione del dissesto idrogeologico del Colle dell’Infinito e del Paesaggio Leopardiano a Recanati, 850 mila euro andranno invece a sistemare l’area soggetta a frana dovuta a erosione del fiume Tronto ad Ascoli Piceno. 600mila euro investiti, poi, a Rosora (AN) per la sistemazione del centro abitato, 590mila euro per la sistemazione idraulica del fiume Esino a Falconara Marittima (AN), 500mila euro verranno impiegati per il consolidamento del centro storico a Cossignano (AP), altri 500mila euro a andranno per quello di Belforte del Chienti (MC).
altri interventi a Serra San Quirico, Acquaviva Picena, Vallefoglia, Santa Maria Nuova, Montalto delle Marche e la Gola della Rossa a Serra San Quirico.
“Siamo molto soddisfatti e ringraziamo il Governo per l’accordo raggiunto e le risorse messe a disposizione, ulteriore testimonianza di attenzione verso le Marche – spiega l’assessore all’Ambiente Angelo Sciapichetti – Questo importante accordo di programma porta dodici milioni di euro nel nostro territorio contro il dissesto idrogeologico, a rafforzamento dell’azione del governo regionale su questo delicato versante”.

 


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