di Maikol Di Stefano
Oberdan Cesanelli è l’erede di Marco Renzi alla guida del festival internazionale del teatro per ragazzi a Porto Sant’Elpidio. Un rinnovamento arrivato dopo la chiusura della società Eventi Culturali e l’addio al vetriolo fra l’ex direttore artistico e il sindaco della città Nazareno Franchellucci. Un festival arrivato alla XXVIII edizione e che avrà ora al timone l’attuale direttore della rassegna teatrale per ragazzi al Teatro delle Api. Insieme a lui ci saranno Stefano Levi e Lorenzo Palmieri, già collaboratori di Cesanelli ne “La Gru ragazzi” e proprio l’associazione “La Gru” sarà il gruppo che aiuterà il nuovo direttore artistico nella realizzazione della rassegna.
“Come ampiamente preannunciato, nel mese di gennaio avremmo anticipato il nome e il gruppo che avrebbe portato avanti il festival. La decisione è arrivata a seguito di una consultazione all’interno della giunta che ha poi portato alla fondazione Città e Cultura la propria idea con quest’ultima che ha approvato il tutto – spiega il sindaco della città, Nazareno Franchellucci – Stiamo parlando de “La Gru” come compagine societaria presentata da Priscilla Alessandrini con Oberdan Cesanelli direttore artistico, del quale non c’è bisogno di presentazioni storiche. Ringrazio dell’immenso lavoro Maja Matic, che era presidente della società Eventi Culturali per l’impegno gratuito al 100% e che resterà vicina alla compagine de La Gru e di Oberdan per la realizzazione del festival”.
Un avvicendamento in casa quello avvenuto alla direzione del festival, dove Cesanelli prende le redini della macchina organizzativa di uno degli appuntamenti simbolo di Porto Sant’Elpidio. “Sono tre gli obiettivi che come amministrazione e fondazione città e cultura abbiamo chiesto di raggiungere alla nuova direzione artistica. Il primo è di continuare a mantenere il festival ai livelli raggiunti in questi anni, oggi con le difficoltà economiche e tutto non sarà facile, ma speriamo di raggiungere ciò. La seconda è di coinvolgere ancor di più l’intero tessuto cittadino, bisogna sentire l’odore del festival nei suoi giorni di attività – conclude Franchellucci – Il terzo, che forse è il più importante, ovvero che il festival non duri solo nei giorni della rassegna, ma 365 giorni l’anno con collaborazioni scolastiche, nei laboratori, tutto dev’essere targato festival”.
Una realtà differente quindi quella che Cesanelli, una volta diventato direttore artistico, cercherà di portare alla città di Porto Sant’Elpidio seguendo le linee guida dell’amministrazione comunale. “Il festival è una bella responsabilità, ma ci tengo a condividere tutto questo con il gruppo di lavoro che avrò. Tutto lo staff de La Gru e quello che era di Eventi Culturali saranno al fianco del festival. Una manifestazione che sarà sostenuta da tutta la nostra forza lavoro. Noi non vogliamo sconvolgere il format originale del festival, anche se alcune idee innovative ci sono, magari aprendosi il più possibile alla città, prevedendo dei momenti al di fuori della rassegna – spiega Oberdan Cesanelli, aprendo poi il discorso dei laboratori annuali – Il lavoro nelle scuole per noi è importantissimo, soprattutto vogliamo che gli istituti sappiano che a luglio c’è un festival. Formare la giuria del festival, con eventi a tema sarebbe un primo passo. La volontà è di coinvolgere la città anche fuori dalle location solite, toccando realtà come via Cesare Battisti, coinvolgendo i commercianti e le attività. Porto Sant’Elpidio vanta una figura come Ermanno Pacini, cercheremo di coinvolgerlo con un suo momento e un suo spazio valorizzato. Il tentativo e la volontà ferma ed entusiastica di connettere ancor di più il festival con la città. All’interno del festival ci saranno spettacoli de La Gru ragazzi, la società sarà coinvolta in un momento che sarà poi definito”. Un cambiamento che però non vuole ignorare completamente il passato.
“Io sono grato a Marco Renzi per molte cose, perché mi ha insegnato tanto – chiude Cesanelli – Mi ha dato da giovane un’opportunità per cui, sotto questo punto di vista, non posso essere che grato alla sua persona. I Teatri nel Mondo avranno una nuova idea”.
Un festival che negli anni ha raggiunto un costo che si aggira sui 70.000 euro. Fondi che arrivano dal Comune con un contributo di 15.000 euro, mentre i restanti sono soldi proveniente da sponsor ed enti regionali. “Siamo un gruppo di più di 33 persone. Sarà un onore per noi seguire con loro l’organizzazione del festival, faremo del nostro meglio per creare un evento di simili portate – spiega Priscilla Alessandrini – c’impegniamo a dire pubblicamente che faremo il nostro meglio. La nostra aspettativa è di portare ancora più valore, facendo arricchire il festival”.
Una fiducia quella nel gruppo ed in Cesanelli manifestata anche dall’assessore alla cultura Monica Leoni. “Poter oggi avere Oberdan come direttore artistico del teatro per ragazzi, vuole dire per noi dare un segno di stima e fiducia nel suo lavoro, da sempre un’anima del festival seppur a tratti nascosta –conclude l’assessore – L’apprezzamento e la stima nella sua figura sono totali, certa che il nostro festival avrà ancora la stessa bellezza e importanza, trovando nuova forza in questa ventata di freschezza. C’è bisogno di rinnovare e dare spazio ai giovani”.
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