Con il Vox Poetica Ensemble
rivive la musica sacra protestante

FERMO - Sabato, nella sala San Rocco, nel programma dal titolo "Ein' Feste Burg, l'eredità musicale nel 500esimo della riforma Luterana" percorso musicale attraverso le note di compositori tedeschi come Hammerschmidt, Altnickol, Scheidt, Schütz, Bruhns. Il tutto punteggiato dalla musica di Bach


Si è tenuto sabato 18 febbraio, nella sala San Rocco di piazza del Popolo a Fermo, il concerto del Vox Poetica Ensemble nell’ambito degli incontri che il centro culturale San Rocco propone in occasione dei cinquecento anni dalla Riforma protestante “Memoria e Profezia. 500 anni di Riforma 1517-2017”.
“In questo primo appuntamento il Vox Poetica Ensemble di Fermo, diretto dal maestro Giulio Fratini – fanno sapere gli organizzatori dell’evento – ha presentato un programma dal titolo “Ein’ Feste Burg, l’eredità musicale nel 500esimo della riforma Luterana” frutto di un’accurata scelta che ha inteso mettere in luce quello che è stato, nei secoli passati, il fenomeno della kirchenmusik (musica sacra) nel mondo protestante di culto luterano. Il concerto, che ha alternato brani monumentali per coro, doppio coro e continuo (viola da gamba e organo) a brani solistici e organistici, è stato pensato come un percorso musicale attraverso le bellissime pagine di alcuni compositori tedeschi che hanno operato tra il Cinquecento e il Settecento come Hammerschmidt, Altnickol, Scheidt, Schütz, Bruhns; il tutto punteggiato dalla musica del maggiore di essi: Johann Sebastian Bach.
Proprio le composizioni di Bach sono il terreno di studio e approfondimento tecnico/stilistico da sempre del Vox Poetica Ensemble, basti pensare che solo nell’ultimo anno il complesso di musica antica di Fermo ha eseguito ben 7 cantate per soli, coro e orchestra barocca (con strumenti antichi o copie di essi equipaggiati con corde di budello), nel rispetto di una prassi esecutiva consona allo stile e agli usi dell’epoca al fine di rendere quanto più “originale” il suono restituito agli spettatori che tradizionalmente frequentano in massa i concerti de “Il Barocco nel Fermano” e anche sabato si sono registrate presenze da tutta la regione e dalle regioni limitrofe. Suggestivo l’uso della Viola da Gamba, Andrea Lattarulo, e del violino barocco, Giacomo Coletti, nei vari brani che sono stati eseguiti dall’inizio alla fine senza interruzione da parte di un attento pubblico che è esploso in un liberatorio grande applauso che ha abbracciato letteralmente tutti i musicisti e tutti i cantori alla fine del concerto. Pubblico letteralmente straboccante che ha occupato ogni minimo spazio con un pizzico di rammarico per chi non è potuto entrare e ha ascoltato il concerto dal loggiato di San Rocco e anche dalla adiacente sala dove erano esposti i quadri che il maestro Pierluigi Savini di Fermo ha realizzato su Lutero e sulla Riforma protestante, quadri normalmente conservati ed esposti da alcuni anni nei locali del municipio di Fermo”.


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