Il negozio di calzature Polaris, lungo la ss16
di Giorgio Fedeli
Sono entrati con disinvoltura nel negozio di calzature Polaris lungo la statale Adriatica, hanno iniziato ad aggirarsi tra gli scaffali, un’occhiata qua e là. E poi con un gesto fulmineo hanno infilato delle scarpe nello zaino. Ma quei due giovani, un macedone e una marocchina residenti nel Fermano, nel commettere il furto, ieri pomeriggio intorno alle 18, non si sono accorti che i loro strani movimenti avevano insospettito un giovane, presente nel negozio insieme alla fidanzata. che, con occhio allenato, aveva iniziato a osservarli passo dopo passo. Occhio allenato, sì, perché quel ragazzo intento a fare shopping era un carabiniere fuori servizio. M.B., le iniziali del giovane militare, è infatti un sangiorgese che presta servizio nel nord Italia. Ma nei giorni scorsi, dopo aver ottenuto una licenza, è tornato in città a trovare i suoi cari. E ieri si è concesso del tempo da dedicare allo shopping con la fidanzata. Ma torniamo ai fatti: il carabiniere ha notato i movimenti sospetti di quei due ragazzi ma ha atteso con pazienza fino a quando il suo sospetto non è diventato reato. I due ladri, infatti, con la refurtiva nello zaino si sono avvicinati alle casse e, invece di apprestarsi al pagamento, si sono lanciati con un balzo felino verso l’uscita. Rilevato il furto, i sistemi di antifurto del negozio di calzature sono entrati in azione facendo sobbalzare la cassiera che ha iniziato a urlare.
Ma nemmeno lei si era accorta che, nel frattempo, il giovane carabiniere si era praticamente portato a pochi centimetri di distanza dai due ladri. E, una volta appurato che i due avevano commesso il furto, li ha superati e si è parato loro davanti di fatto bloccandoli. Tesserino alla mano si è qualificato e ha chiesto alla ragazza di aprire la borsa. E lì è spuntata la refurtiva. Fortunatamente i due non hanno opposto resistenza e hanno atteso, insieme al sangiorgese, l’arrivo di una pattuglia di militari dell’Arma. Così i due sono stati identificati e denunciati per furto mentre il giovane militare sangiorgese se n’è tornato a casa, nell’ombra, senza clamore, gratificato “solo” dal fatto di aver onorato lo spirito di servizio: “Perché l’ho fatto? Noi carabinieri non possiamo mai girarci dall’altra parte. E anche potendo – ha raccontato a alcuni presenti il militare all’uscita dal negozio – non lo faremmo mai per dovere civico e attaccamento alla comunità e all’Arma”.
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