di Paolo Paoletti
Nuovi posti di lavoro, la riqualificazione di un’area strategica e baricentrica e la crescita di un’azienda, la BAG Spa, che sin dalla sua nascita ha creduto nel Made in Italy e nel Made in Fermano. I 230 mila metri quadrati dell’area ex Sadam di Campiglione di Fermo avranno presto un nuovo volto diventando la sede centrale del marchio NeroGiardini, con tanto di outlet, edifici per i dipendenti con tanto di asilo e palestra, e un nuovo polo logistico unico a livello internazionale per il suo genere. Questa mattina le porte dell’ex Sadam si sono riaperte. Ad illustrare alla stampa il futuro della BAG Spa è stato lo stesso Enrico Bracalente con i suoi figli Alessandro e Gloria, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, l’assessore regionale Fabrizio Cesetti e Dante Fabbioni ingegnere che seguirà la fase progettuale e realizzativa della nuova sede. Presenti anche due delle figure centrali che hanno reso possibile questo accordo con il gruppo Maccaferri proprietario dell’area: l’ex sindaco Saturnino Di Ruscio e Gabriele Monaldi rappresentante della RSU degli ex lavoratori Sadam.
IL PROGETTO
“L’acquisizione è strategica per affrontare da protagonisti i mercati internazionali – ha spiegato Bracalente amministratore unico della BAG Spa – la nuova logistica sarà realizzata per dare risposte sempre più efficienti al mercato internazionale e ci permetterà di effettuare riassortimenti per il singolo paio. Costruiremo inoltre la palazzina servizi, con mensa, palestra e asilo nido, già da diversi anni attivo a Monte San Pietrangeli”. Bracalente che annuncia novità: “Stiamo portando avanti la progettazione relativa all’ampliamento del polo logistico in località Girola che è operativo dal giugno 2012 e che viste le richieste crescenti ormai non è più sufficiente”.
A seguire la fase progettuale l’ingegner Dante Fabbioni che ha spiegato i tempi di quello che sarà l’intervento: “Comincio ad occuparmi adesso di questo progetto, ancora non c’è un crono programma preciso dell’intervento. I primi passi li faremo abbastanza in fretta. Partiremo da un master plan e poi verranno realizzati i primi tasselli secondo le priorità fissate dall’azienda. La prima fase concettuale non durerà tantissimo. Subito dopo l’estate avremo già qualcosa di significativo. S’interviene in un luogo storico che è un simbolo del territorio, un’area industriale dismessa dove si è insediata nel tempo l’idea del lavoro. Ora una grande azienda moderna e manifatturiera è arrivata e credo sia importante che prosegua in questa direzione: un’area che rappresenta lo spirito del lavoro del territorio”.
LE REAZIONI DELLA POLITICA
Sindaco Calcinaro che ha parlato di un momento importante: “C’è stato un serio dialogo tra due grandi imprenditori, il gruppo Maccaferri e quello di Bracalente, oggi ne vediamo i frutti. Il mondo delle aziende che concerta per il proprio futuro e per quello del territorio. Di questo sono orgoglioso. Voglio ricordare l’apporto dato dagli ex lavoratori Sadam e il dialogo tra questi imprenditori che è stato favorito da un clima positivo sotto questo aspetto. Sarà un futuro molto importante. La Fermo che ci sarà tra qualche anno, magari non sarò più sindaco, vedrà qualcosa di veramente nuovo”.
Assessore regionale Cesetti che ha aggiunto:” L’ospedale era innanzitutto un’idea di futuro per questa nostra provincia, per le Marche. Oggi quest’idea di futuro diventa realtà grazie alla scelta coraggiosa e generosa di un grande imprenditore d’investire nel territorio dove è nato e cresciuto senza delocalizzare. Dal nuovo ospedale a quello che qui realizzerà la BAG Spa possiamo dire che nulla sarà più come prima. Questo deve essere il futuro di questa parte della provincia. Campiglione deve diventare uno dei centri più importanti delle Marche del sud. Pensiamo all’occupazione ed a quello che potrà significare in termini di attrattiva. La nostra gente crederà di più nel futuro”.
LA SCELTA DI BRACALENTE: TORNARE AD INVESTIRE SU FERMO
Gabriele Monaldi e Saturnino Di Ruscio
Durante l’incontro di questa mattina sono tornate alla memoria le dichiarazioni di Bracalente che tempo fa aveva detto che non avrebbe più investito su Fermo anche a seguito dell’incendio che colpì l’ex cinema Helios poco dopo che era stato acquistato dall’imprenditore. “Il discorso di non investire più, sapete tutti quanti quello che mi è stato fatto, è arrivato in un momento di rabbia dove ci si sfoga e dice basta. Oggi devo guardare il futuro dell’azienda, non potevo continuare ad ampliare a Monte San Pietrangeli. Ci saremmo trovati costretti a spostarci successivamente. I 10 mila metri quadri di Monte San Pietrangeli li andremo ad affittare per i vari calzaturifici che lavorano per noi a prezzo di favore per dare loro una struttura adeguata. Voglio continuare ad investire in questo territorio e in Italia, scelta lungimirante negli anni 90 quando tutti parlavano di delocalizzazione intelligente”.
Bracalente che sottolinea la sua filosofia: “Ho fatto una scelta in controtendenza. Ho sempre creduto nel reale valore del made in Italy e l’alto valore delle maestranze italiane che ci avrebbero consentito di produrre ad un prezzo competitivo prodotti di qualità sul mercato internazionale. La qualità del Made in Italy ha un valore maggiore sul mercato. Dobbiamo fare e produrre prodotti di qualità. I paesi emergenti a basso costo di manodopera producono prodotto inferiori. Oggi, dopo 20 anni, questa scelta ci sta premiando , dobbiamo continuare ad investire in Italia”.
Obiettivo raddoppiare la produzione: “Qui realizzeremo la nuova sede più ampia e le logistiche diventate per noi indispensabili per dare una risposta al mercato sempre più esigente. La nuova logistica in quest’area dell’ex Sadam servirà per i commercianti che potranno entrare online scegliere i prodotti o i riassortimenti, se non sono presenti vedere il percorso di produzione e la data in cui saranno pronti e riceverli in 24 ore in Italia o a livello europeo in massimo 72 o 96 ore. Attualmente siamo gli unici che possiamo offrire questo servizio. Non ci sono altre aziende a livello nazionale e internazionale che possono farlo”.
UN INVESTIMENTO DA 45 MILIONI DI EURO E NUOVI POSTI DI LAVORO
Bracalente che ha parlato dell’importanza di questo investimento anche a livello occupazionale: “Oggi prevediamo con l’acquisizione del terreno un investimento intorno ai 40-45 milioni di euro ad opera realizzata solo per l‘area ex Sadam. Circa 30 mila metri quadri la nuova sede e poi tutto il resto. C’è poi il discorso dei nuovi posti di lavoro. Non è un caso che abbiamo iniziato dal 2012 la collaborazione con il centro Artigianelli, grazie a Padre Sante, con i corsi di formazione per tecnici calzaturieri. All’inizio decidemmo di fare un test con una prima classe. Oggi questo discorso è diventato reale. Ogni anno abbiamo dei corsi di formazione, uno biennale e uno triennale, e vorremmo continuare a portarli avanti e avere una classe ogni anno. Al momento ci sono tre corsi in atto per un totale di 47 alunni”. Bracalente che alla domande se veramente assume tutti i diplomati che escono dal percorso formativo replica: “Sì certamente e avremo bisogno di nuovi tecnici”.
ALESSANDRO E GLORIA: LA NUOVA SFIDA GENERAZIONALE
Ci sono poi i figli di Enrico Bracalente, Alessandro e Gloria, diventati ormai parte integrante della crescita dell’azienda. ” Per fortuna abbiamo nostro padre ancora giovane – spiega Alessandro sorridendo – ci aiuterà nei prossimi anni. Siamo entrati in azienda per proseguire quello che lui ha fatto, non potevamo non fare questa scelta. Siamo cresciuti con le scarpe in mano. Io non saprei cos’altro fare, sono ben felice, e parlo anche a nome di mia sorella, di portare avanti questo impegno”.
DIETRO LE QUINTE
Una decisione, quella di Bracalente, arrivata una domenica mattina: ” Di Ruscio, anche se non era più sindaco, me l’ha detto tantissime volte di fare un pensiero su quest’area ma ho sempre detto che non era per me. Forse non ero ancora predisposto. Una domenica mattina andai a vedere una corsa di Alessandro al Mugello e un amico mi disse perché non fai un’offerta?Sono quelle cose che ti fanno scattare in testa qualcosa che ti fa prendere la decisione. Ora abbiamo necessità di velocizzare i lavori, strutture da realizzare immediatamente come la logistica per mantenere gli impegni per i primi mesi del 2018″.
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già iniziano le sfilate di moda ???
Che nostalgia rivedere quei luoghi e quelle stanze ormai chiuse da anni