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Diffondere i contenuti dell’Accordo Agroambientale d’Area in Valdaso dopo l’approvazione

ALTIDONA - Un incontro per spiegare l’Accordo Agroambientale d’Area approvato dalla Regione si terrà alla sala “Lussu” di Marina di Altidona venerdì 21 aprile dalle 16

di Alessandro Giacopetti

Quello di venerdì 21 aprile alle 16 sarà un workshop per spiegare l’accordo, che poi diverrà itinerante in tutta la Valdaso. Nella prima parte si parlerà della situazione attuale, dei disciplinari di produzione integrata e della certificazione ambientale. Dopo l’intervento del sindaco altidonese Enrico Lanciotti, con il coordinamento di Massimo Sandroni (CIA) e Andrea Torquati (Coldiretti) interverranno Silvia Fiorani, responsabile regionale accordi agroambientali, Sandro Nardi, coordinatore centri operativi Assam e Massimo Vittori di Suolo e Salute.
Nella seconda parte, dalle ore 18, Giuliana Porrà, vicesindaco di Altidona, entrerà nei dettagli dell’Accordo Agroambientale d’Area della media e bassa Valdaso che coinvolge circa 110 agricoltori e comprende Altidona, Campofilone, Carassai, Fermo, Force, Lapedona, Montalto delle Marche, Monte Rinaldo, Monte Vidon Combatte, Montedinove, Montefiore dell’Aso, Montelparo, Monterubbiano, Montottone, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Rotella, coprendo circa 9000 dei 16000 ettari di terreni coltivati in totale. Quindi Mauro Tiberi dell’Ufficio Suoli della Regione Marche esporrà i sistemi di monitoraggio e valutazione degli effetti dell’accordo. Previsti gli interventi di rappresentanti dell’Università Politecnica delle Marche e della Rete rurale nazionale Crea sul progetto pilota per la tutela delle acque in Valdaso e gli approcci collettivi nei PSR 2014-2020. Le conclusioni saranno affidate alla vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini.

“L’Accordo Agroambientale d’Area della media e bassa Valdaso – ha spiegato Giuliana Porrà, vicesindaco di Altidona, in occasione dell’approvazione dell’accordo – è stato presentato a Roma alla Rete Rurale Nazionale che ha organizzato un tavolo tematico (tavolo 2) ed è l’unico accordo agroambientale che al momento abbia avuto risultati concreti. Sono stati presentati altri due accordi alla Regione Marche ma quello della Valdaso è arrivato primo in graduatoria. E’ l’unico con partecipazione pubblica. Un accordo che nasce dalla volontà degli agricoltori con adesioni su base volontaria”.

Il bando è finanziato con 3 milioni 470 mila euro suddivisi in varie misure. A livello tecnico, l’adesione da parte di una azienda agricola all’accordo, comporta per i primi 7 anni vantaggi economici e ambientali derivanti dall’obbligo di effettuare la confusione sessuale al fine di ridurre l’utilizzo degli insetticidi. Ad esempio se per le piante di pesco prima si facevano 6 trattamenti all’anno ora se ne fa uno. Se da una parte con il rispetto degli obblighi contenuti nell’accordo, gli agricoltori hanno una certificazione nazionale di qualità che permette loro di avere produzioni riconosciute a livello nazionale, dall’altra sono aumentati i costi perché la certificazione la pagano gli stessi agricoltori. Anche il regime dei controlli è tutto a carico all’agricoltore.
Il contributo erogato alla singola azienda, in compenso, varia a seconda della produzione: da un minimo di 100 euro all’ettaro ad un massimo di 650 per la coltura fruttifera. Il bando è scaduto a settembre 2016 e l’approvazione da parte della Regione Marche è arrivata nel 2017. Al momento non c’è un altro bando aperto al momento ma si pensa che si ipotizza tale possibilità in futuro per dare modo di entrare ad altri agricoltori per unirsi ai 110 già presenti. Questi ultimi, già da quest’anno potranno mettere in commercio un prodotto certificato. Certo è che tale prodotto certificato non ha canali specifici di vendita ma usa gli stessi canali degli altri. A spiegarlo è stata una rappresentanza degli agricoltori inseriti nell’Accordo Agroambientale d’Area della media e bassa Valdaso, durante una conferenza stampa svolta nella sala Lussu che venerdì 21 aprile dalle 16 ospiterà il workshop.


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