di Alessandro Giacopetti
E’ iniziata intorno alle 18.30 con una visita al Museo del Cappello di Montappone, guidata dal Direttore Artistico Giuliano De Minicis la visita dei due assessori regionali, Manuela Bora (Commercio e Industria) e Loretta Bravi (Lavoro e Formazione Professionale) con gli imprenditori del cappello del distretto fermano. Nel museo situato in piazza Roma, alla presenza tra gli del sindaco di Montappone Mauro Ferranti, di Paolo Marzialetti, presidente nazionale Settore Cappello e vicepresidente Federazione Italiana Tessilivari, e di alcuni industriali, è stato presentato il Marchio Territoriale del Distretto del Cappello scelto dalla Regione per favorire la promozione e internazionalizzazione. Realizzato in collaborazione con lo stesso Giuliano de Minicis, ideatore sia del museo del Cappello sia della mostra del Cappellaio Pazzo, è stato simbolicamente consegnato alle due rappresentanti della Regione Marche, Bora e Bravi.
Quindi nella sala consiliare di Massa Fermana, sono state entrambe accolte dal sindaco Gilberto Caraceni, e raggiunte dall’assessore regionale al Bilancio, Fabrizio Cesetti, alla presenza dei principali imprenditori del distretto. “Siamo qui per ascoltare le vostre proposte, le criticità e i vostri punti di vista” hanno detto i tre assessori, marcando al tempo stesso il cammino da seguire con una serie di punti fermi e metodologie da rispettare per arrivare ai risultati sperati attraverso l’utilizzo delle risorse disponibili.
Mauro Ferranti, sindaco di Montappone, ha evidenziato “l’impellenza di iniziative per la competitività del settore cappello, con direttrici che partano dalle stesse necessità degli imprenditori, a capo di piccole e medie aziende che fanno prodotti di eccellenza a livello mondiale attraverso l’artigianalità che nasce dalla tradizione. Aziende familiari che però vanno in giro per il mondo. Importante sfruttare le risorse in una programmazione basata sulle richieste ed esigenze che emergono oggi: ad esempio sostegno alla partecipazione a fiere o trovare nuovi mercati”. Nella seconda parte dell’incontro sono stati proprio alcuni degli imprenditori presenti a presentare le loro necessità, segnalando sia le criticità che possibili proposte.
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