La resilienza per reagire al sisma:
se ne è parlato a Fermo

“Si è cercato di approfondire l’esperienza del terremoto, che ha colpito e colpisce anche la nostra terra - ha dichiarato Vitali - un vissuto catastrofico perché improvviso, imprevisto ed imprevedibile, radicale e subitaneo".
  

 

 

Sabato scorso all’hotel Astoria, il Kiwanis club di Fermo, divisione San Marino-Marche, con il patrocinio del Comune di Fermo, ha organizzato una conferenza dal titolo: “L’esperienza del terremoto, il trauma, la resilienza”.

Relatore è stato Mario Vitali, psichiatra Asur Marche e docente presso l’università “La Sapienza” di Roma.

L’incontro ha registrato un nutrito numero di partecipanti, tra i quali diversi amministratori locali.

“Si è cercato di approfondire l’esperienza del terremoto, che ha colpito e colpisce anche la nostra terra – ha dichiarato Vitali – un vissuto catastrofico perché improvviso, imprevisto ed imprevedibile, radicale e subitaneo. Questo trauma genera nelle persone e nelle comunità un senso di instabilità e disorientamento che può provocare l’insorgenza e/o l’aggravamento di veri e propri disturbi psichici. I dati epidemiologici, anche americani, sono chiari in proposito. Cosa fare, allora? Resistere? Sarebbe inutile. Come le nostre comunità hanno saputo fare altre volte nel passato, pensiamo ad esempio alle due guerre mondiali del ‘900, bisogna incoraggiare e sostenere un percorso individuale e di comunità legato alla resilienza cioè alla capacità di affrontare il trauma favorendo lo sviluppo di dinamismo e creatività a livello materiale e mentale per costruire un nuovo equilibrio, più maturo e robusto, in cui l’individuo e la comunità si possano riconoscere”.


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