La spiaggia del Verde Mare rivive per un giorno, i campeggiatori: “Non ci arrendiamo”

MARINA PALMENSE - Per un solo giorno, il Verde Mare è tornato simbolicamente a vivere. I campeggiatori stagionali si sono dati appuntamento sulla spiaggia dello storico campeggio per passare alcune ore insieme e riassaporare le sensazioni che fino all’anno scorso rappresentavano la normalità
“Marina Palmense, Torre di Palme ed il turismo fermano stanno vivendo un’estate drammatica”. Così Fulvio Riccio, del Salviamo Comitato Verde Mare racconta una giornata all’insegna dei ricordi. Campeggiatori e clienti dello storico campeggio di Marina Palmense si sono ritrovati, domenica scorsa, sulla spiaggia di fronte alla struttura turistica per rivivere, almeno per una giornata, quella che era lo loro spiaggia.
“La chiusura del Verde Mare – spiega il Comutato –  si ripercuote su tutto il territorio con evidenti conseguenze negative; dal Comune di Fermo (meno entrate per le casse comunali dal Verde Mare implica l’erogazione di minori servizi per i cittadini e la recente variazione di Bilancio approvata ne è la conferma), ai ristoranti e negozi della zona che hanno subito una drastica riduzione degli incassi”.
Per un solo giorno, Domenica 16 luglio, il Verde Mare è tornato simbolicamente a vivere. I campeggiatori stagionali si sono dati appuntamento sulla spiaggia dello storico campeggio per passare alcune ore insieme e riassaporare le sensazioni che fino all’anno scorso rappresentavano la normalità. Centinaia di persone provenienti da tutta Italia, grazie all’organizzazione del Comitato “Salviamo il Verde Mare”, si sono ritrovate per riabbracciare gli amici di sempre e discutere del futuro.
“Si sono visti molti sorrisi – prosegue Fulvio Riccio –  ma anche qualche lacrima vedendo quel cancello tristemente sigillato. Il Verde Mare era prima di tutto una grande famiglia, un gruppo di persone che nel corso di anni sono diventate amiche ed aspettavano l’estate per ritrovarsi insieme, fare un bagno al mare, giocare a carte e la sera vedere lo spettacolo all’arena, comprando un gelato ai propri figli o nipotini.  Quest’anno i campeggiatori del Verde Mare più fortunati sono ‘esiliati’ in altre strutture che li ospitano mentre, i meno fortunati, sono rimasti a casa potendo solo ricordare le splendide estati degli anni passati”.
Fulvio Riccio che aggiunge: “Un forma di turismo che da 50 anni ha garantito la crescita della riviera fermana sta morendo senza che nessuno riesca a trovare una soluzione a questo assurdo epilogo. Ma noi del Comitato non ci arrendiamo! Ci siamo ritrovati nella spiaggia del Verde Mare perché amiamo questo mare, questa struttura e faremo di tutto per poterci ritornare. Sappiamo che siamo nel giusto, che non abbiamo commesso alcun illecito. Abbiamo avuto, in questi giorni, ampie rassicurazioni dalla proprietà del campeggio che il campeggio farà di tutto per riaprire l’anno prossimo, spingendo il più possibile per un rapido esito del processo, al fine di arrivare alla sentenza di assoluzione di primo grado entro l’estate prossima. Il Comitato dei campeggiatori si affiancherà ancora una volta a loro in questa difficile battaglia giudiziaria, sapendo che le norme sono dalla nostra parte e che in uno stato di diritto non è possibile che un’indagine possa determinare la morte di una delle più grandi strutture ricettive d’Italia, prima ancora che vi sia una sentenza di condanna”.
 

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