FERMO – Mercoledì i canarini sono stati sconfitti da una delle squadre più in forma del momento, che ha la quarta miglior difesa del raggruppamento (assieme a quella fermana) e il secondo miglior attacco con Samb e Mestre dopo quello del Pordenone (la squadra gialoblù è terza).
Nonostante questi numeri, la compagine veneta è stata costretta quasi tutto il secondo tempo a difendersi nella propria metà campo e a subire il record di 18 corner. Se la Fermana avrà in tutte le gare questo spirito e tale capacità arrembante, i gol e i punti arriveranno, come peraltro già successo nei precedenti cinque turni.
Dopo la vittoria di Fermo, il Bassano è balzato in testa alla classifica, seppure agevolato dal turno di riposo della ex capolista Renate. La Fermana invece è scesa solo dal 5° al 7° posto (in entrambi i casi in coabitazione), sempre nella zona play off.
In merito al contestato episodio del gol annullato, osservando le uniche immagini tv disponibili, si vede che quando Comotto spizza la palla di testa verso l’area piccola, Da Silva è in posizione di fuorigioco; probabilmente è questo che ha visto l’assistente n°2 (De Chirico di Barletta).
Capitolo Triestina: gli alabardati hanno la quinta miglior difesa (6 gol subiti) assieme a quella della Samb e hanno all’attivo 8 gol, di cui, però, 5 siglati in una sola gara.
Mercoledì hanno pareggiato a Bergamo, provenivano da due sconfitte, pertanto hanno voglia di conquistare sul loro terreno la prima vittoria della stagione, come spiega il portiere alabardato Pierpaolo Boccanera, una vecchia conoscenza fermana: “Per noi è ora di tornare a conquistare tre punti – afferma -. Siamo una matricola che si è rinnovata completamente avendo 30 giocatori tutti nuovi rispetto allo scorso campionato di D, per questo abbiamo fatto fatica ad ingranare”.
Poi il giovane portiere parla del suo passato da canarino: “Di Fermo e della Fermana ho un ottimo ricordo, mi sono trovato bene come a casa, bellissimo rapporto con la società e con i tifosi”.
Boccanera, civitanovese di nascita, classse ’96, ha parato con la Fermana nel 2013/14, primo anno di serie D e di patron Vecchiola a Fermo. Proveniva dagli Allievi dell’Atalanta, settore giovanile in cui era stato ben quattro anni.
In quell’unica stagione alle pendici del Colle Sabulo collezionò 20 presenze, alternandosi con Savut dopo un infortunio, prima del quale dimostrò di essere uno dei più forti portieri visti a Fermo da anni nonostante la giovanissima età.
A fine stagione la Fermana gli propose la riconferma, ma lui preferì andare via: “Ero stato benissimo a Fermo, però dopo i quattro anni all’Atalanta ero abituato a stare lontano da casa e continuare a viaggiare faceva parte del mio percorso di crescita; ecco perché ho detto no anche alle chiamate giunte da Fermo negli anni successivi“.
Benchè dopo abbia vinto due campionati di D, l’approdo in C è stato rimandato: “A Castiglion delle Stiviere siamo tornati in Lega Pro ma la società non si è iscritta ai prof ed è ripartita dalla Terza Categoria – illustra -, mentre l’anno successivo a Piacenza, dopo la promozione in Lega Pro con record di punti, la società ha fatto scelte diverse. Dopo un altro anno di D a Rovigo, finalmente quest’anno la chiamata dalla Serie C in una piazza e società importante e uno stadio fantastico”.
Lunedì sera Pierpaolo ritroverà due suoi compagni di quell’unica stagione che sono ancora alla Fermana, cioè Misin e Forò, mentre Comotto, Cremona e Ginestra, oggi in gialloblù, quell’anno erano avversari nello stesso girone (rispettivamente con Civitanovese, Vis Pesaro e Fano).
Paolo Bartolomei
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