di Oberdan Cesanelli
Giovedì 16: è il momento di partire per General Pico, provincia de la Pampa. Salutiamo Victor Gutierrez, il nostro taxista per due giorni, prodigo di consigli e raccomandazioni, e prendiamo possesso della nostra Vw Suran. Il viaggio è lungo, la macchina è piccola, la strada dritta dritta dritta, I distributori rari, ma grazie alle indicazioni di Victor evitiamo le strade interrotte a causa delle alluvioni ed arriviamo in circa otto ore a Pico. La Pampa è monotona, ma affascinante, una natura a perdita d’occhio piena di mucche ed uccelli, da lasciare a bocca aperta. A General Pico ci aspetta Hugo Sarria, della Società Italiana di Mutuo Soccorso, un gentilissimo signore figlio di mamma marchigiana, di Cingoli, emigrata qui nel dopoguerra.
Hugo ci mostra con orgoglio i due cine teatri di proprietà della Società Italiana di Mutuo Soccorso e alle 23 ci porta alla cena del direttivo: “solo” un maialino cotto alla brace…
Il mattino dopo siamo in teatro e risolviamo alcuni problemini, con l’aiuto di chi si trova li.
Poi lo spettacolo, teatro pieno, giovani e meno giovani, ridono, si divertono, l’ostacolo della lingua è subito superato.
Tutto molto bello. Come se fossimo a casa.
E mi vengono in mente dei versi…
“…perché io ci ho già vissuto in Argentina, chissà come mi chiamavo in Argentina
e che vita facevo in Argentina?”
Ma non c’è tempo per riflettere troppo, tra poche ore si parte per Villa Regina, viaggio breve, appena 590 chilometri!
Buena onda!
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