di Paolo Paoletti
Un congedo con sorpresa, quello con cui il Prefetto di Fermo Mara Di Lullo ha voluto salutare le rappresentanze del territorio fermano. Una sorpresa che in realtà rappresenta un grande riconoscimento per una figura che sin dalla nascita della nuova prefettura di Fermo è stata impegnata in prima linea ed ha contribuito in maniera significativa alla crescita dell’ufficio del Governo. Il vice prefetto aggiunto Francesco Martino è stato infatti insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica voluta dal Presidente della Repubblica. A consegnare la pergamena è stato lo stesso Prefetto Mara Di Lullo: “Una figura che è quanto mai importante per il lavoro di questa prefettura e non solo”. Nelle lettura delle motivazioni è stato evidenziato come il dottor Francesco Martino si sia speso su più fronti per il bene del territorio fermano, ricoprendo anche l’incarico di commissario presso il Comune di Monte San Pietrangeli dove con grande professionalità e competenza è intervenuto in diverse situazioni, anche delicate. Una figura che ha permesso alla Prefettura di Fermo, insieme alle varie figure che si sono succedute, di consolidarsi e crescere.
La consegna dell’onorificenza è stata accolta con un grande applauso da tutti i presenti. Prefetto Di Lullo che subito dopo ha voluto ringraziare il Fermano. Lo ha fatto in modo sincero, senza cerimoniali, ma con il cuore, e la sua commozione ne è stata la dimostrazione.
“Lascerò la sede di Fermo, verrà un nuovo prefetto, la quarta prefetto donna, la dottoressa Maria Luisa d’Alessandro e per me comincerà un’altra avventura – ha esordito Mara Di Lullo commossa – questa per me è l’occasione per ringraziarvi, per ringraziare questo territorio che mi ha dato tanto sia dal punto di vista professionale che da quello personale ed umano. Ad un certo punto le due cose si sono un po’ accavallate. Sono arrivata qui che non avevo mai fatto un’esperienza in prefettura, ero contenta ma avevo un po’ di paura. Con l’aiuto di tutti che sono molto esperti, ricordo il dottor Sebastiano Cento all’epoca prefetto reggente, e poi tutti gli altri che hanno continuato a supportarmi”
Prefetto che ha aggiunto:”Non è stato un inizio semplice, la prima cosa con cui mi sono confrontata è stato un ordigno. C’è stato questo problema iniziale che qualche settimana dopo, grazie alle indagini delle forze dell’ordine e del Procuratore Seccia, è arrivato ad una soluzione con l’individuazione dei responsabili. Poi purtroppo c’è stato l’episodio dell’omicidio del cittadino nigeriano che ha messo Fermo all’attenzione delle cronache nazionali, dando secondo me una connotazione che nulla ha a che vedere con una città ed una provincia straordinaria. Poteva capitare ovunque, è capitato qui e poi si è risolto come tutti sappiamo secondo quelle che sono le dinamiche processuali. Dopo una grande esposizione mediatica di questa città la situazione si è ricomposta. Fino a quando non è arrivato il terremoto ad agosto.Lì veramente è stato un impatto difficile. Siamo stati colpiti pesantemente con Amandola, Montefortino, Falerone. E ancora la chiusura dell’ospedale di Amandola, la necessità di capire che fosse realmente successo a Fermo, fino a quando non c’è stato l’episodio successivo”.
Prefetto che ha parlato del gioco di squadra con i sindaci anche durante l’emergenza neve e le tante difficoltà affrontate per raggiungere i comuni rimasti isolati: “Penso sia stato l’unico prefetto in italia ad aver chiamato la guardia costiera per spalare” ha ironizzato.
Prefetto che poi ha ribadito la necessità per questo territorio di risorse aggiuntive. Da qui il grande lavoro fatto in sinergia con le altre realtà per consentire l’ottenimento della nuova Questura e di pari passo l’allarme terrorismo e l’applicazione delle nuove direttive arrivate dal governo centrale per la sicurezza pubblica in occasione di grandi eventi.
Mara Di Lullo che ha concluso: “Grazie alla gente comune che ha dimostrato nei miei confronti grande rispetto. Spero di rivederci presto a quando farò veramente vacanza e tornerò in questo territorio. Grazie a tutti per la collaborazione”.
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