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Operazione ‘Gorgòni’ della Dia,
l’avvocato di Briganti:
“L’ad estraneo ai fatti, condotta integra”

CATANIA/PORTO SANT'ELPIDIO - Il legale di Rodolfo Briganti si fa portavoce del suo assistito. L'ad della Senesi è stato destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito della maxi operazione della direzione investigativa antimafia di Catania. Amministratore giudiziario alla guida della Senesi "in attesa che l’autorità giudiziaria faccia i necessari approfondimenti". Intanto oggi si è svolto l’interrogatorio di garanzia a Fermo. Sulle sorti di Briganti deciderà comunque l’ag di Catania alla quale verrà fatta istanza di scarcerazione

Rodolfo Briganti, ad Senesi S.p.A.

di redazione CF

Ha fatto molto discutere, nel Fermano, la notizia dell’arresto di Rodolfo Briganti, amministratore delegato della Senesi spa, società che si occupa di gestione rifiuti, con sede legale a Porto Sant’Elpidio e quella amministrativa a Morrovalle. Briganti è stato, infatti, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla procura di Catania e eseguita dalla Dia etnea ieri, nell’ambito della maxi operazione ‘Gorgòni’. Ed oggi si è svolto a Fermo l’interrogatorio di garanzia. Sulle sorti dell’ad della Senesi spa deciderà comunque l’autorità giudiziaria di Catania alla quale verrà presentata istanza di scarcerazione.

L’avvocato Antonio Carano

Nel frattempo, con riferimento alle notizie apparse sugli organi d’informazione e riguardanti il coinvolgimento della Senesi Spa e del suo legale rappresentante e amministratore delegato nell’operazione denominata ‘Gorgòni’ ad opera della Dia di Catania, Rodolfo Briganti, (arrestato dalla Dia ieri), per il tramite del suo portavoce, l’avvocato Antonio Carano, ritiene opportuno precisare che: “L’asserita responsabilità dell’amministratore delegato scaturisce da un unico, circoscritto episodio di un presunto tentativo di corruzione, del tutto marginale rispetto all’indagine. La promessa di denaro, fatta peraltro non direttamente da Briganti ma da terze persone, sarebbe stata rivolta ad un pubblico funzionario per ottenere l’annullamento di alcuni provvedimenti sanzionatori adottati dal comune di Aci Catena, in provincia di Catania, nei confronti di Senesi Spa e riguardanti l’esecuzione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Briganti, per il tramite dei suoi legali di fiducia, sta facendo valere con forza ed in tutte le sedi competenti la sua completa estraneità al fatto addebitatogli e l’integrità della sua condotta come uomo e come imprenditore.

Nell’ordinanza della Dia di Catania non è ravvisabile né a carico di Briganti, né dell’azienda alcun profilo circa eventuali coinvolgimenti e/o collusioni con la criminalità organizzata, anche di natura mafiosa. Peraltro – aggiunge l’avvocato Carano –  i provvedimenti sanzionatori adottati dal piccolo Comune siciliano, in quanti ritenuti ingiusti e infondati, erano già stati regolarmente impugnati dinanzi alla magistratura civile competente per ottenere il loro annullamento. Il relativo iter giudiziario è tuttora in corso. La Senesi spa è una delle principali aziende marchigiane che opera su tutto il territorio nazionale e dà lavoro ad oltre 1.300 dipendenti (un decimo dei dipendenti della Fiat), con un fatturato vicino ai 50 milioni di euro. In attesa che l’autorità giudiziaria faccia i necessari approfondimenti, in sostituzione dell’attuale amministratore, è stato nominato dal Tribunale di Catania un amministratore giudiziario, che provvederà temporaneamente a garantire la continuità aziendale, senza interruzioni di sorta e ciò al fine di adempiere alle obbligazioni contrattuali assunte con i diversi Comuni per la raccolta dei rifiuti, di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali ed il patrimonio aziendale“.

 

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