“Il gesto di ieri nel piazzale della sede della provincia di Fermo va condannato come ogni atto vandalico e ripudiato, ed esprimo il mio più profondo dissenso anche sul contenuto del messaggio. Allo stesso modo non posso non solidarizzare con tutti quei concittadini colpiti dal sisma del 2016 e che ad oggi ancora non sono rientrati nelle loro abitazioni o in quelle temporanee e quindi vedono i loro diritti come un miraggio”. Giorgio Famiglini consigliere provinciale della Lega Nord entra nel merito dell’atto vandalico ai danni delle auto della Regione Marche (leggi l’articolo).
Famiglini che spiega: “A memoria ricordo ancora che esattamente un anno fa il governatore Ceriscioli prometteva che entro la primavera 2017 le ‘casette’ SAE sarebbero state consegnate, invece alla vigilia del 2018 rimangono solo parole con l’aggravante della mal realizzazione di quanto poco fatto. Quello che sta facendo il consorzio Arcale è vergognoso: ritardi, inadempienze, mancanze, ma ancora peggio è ciò che non ha fatto e non sta facendo il governo regionale. I colpevoli e i responsabili di quelle mancanze, di quei disagi che pesano sulla testa di tantissimi cittadini oggi ricercati dalla giunta regionale, in realtà sono loro stessi. Se non loro, in quanto eletti dai cittadini per tutelare gli interessi della collettività, chi avrebbe dovuto controllare e farsi garante in un momento così delicato e fondamentale, chi più di loro si sarebbe dovuto assumere la responsabilità morale e civile di quanto sta accadendo?”
L’esponente della Lega aggiunge: “Solo adesso, dopo l’indignazione di sindaci e cittadini il governo della Regione si sopisce dal sonno e inizia una fantomatica caccia al colpevole. Responsabile la scelta della protezione civile nazionale di farsi carico d’ora in avanti dei collaudi delle SAE conseguente a una evidente immobilità e incapacità politica dell’assessore regionale alla protezione civile reo di non saper indirizzare la struttura operativa locale che da lui dipende. Solo ora che le primissime SAE sono state consegnate con tutti i difetti fin da subito emersi e che ripetiamo potevano e dovevano essere evitati grazie anche a un minimo controllo sulla loro realizzazione, qualche esponente della Regione si ricorda che hanno il potere di applicare penali al consorzio Arcale o alle ditte aggiudicatrici dei lavori che hanno materialmente causato ritardi ed eseguito lavori non a perfetta regola d’arte. In un paese normale, un politico responsabile non avrebbe cercato altrove le responsabilità di questo disastro ma avrebbe riconosciuto il proprio fallimento e si sarebbe dimesso”.
Raid contro auto della Regione Marche: insulti al PD e rabbia per le soluzioni abitative
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il pd si dovrebbe indignare per le cose non fatte hai suoi corregionali no per le scritte sulle loro auto. se tutto fosse stato fatto con criterio nessuno vi avrebbe contestato ma elogiato. fatevi un,esame di coscienza