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Sciopero dell’associazione Commercianti,
amministrazione al vetriolo:
«A noi nemmeno una telefonata»

PORTO SAN GIORGIO - Il sindaco Nicola Loira: "Non è la serrata la risposta né possiamo prevedere sempre eventi domenicali su viale della Stazione come ci avevano chiesto". Scriboni (Confcommercio): "Un errore quella protesta. Per questo motivo abbiamo preso le distanze da quell'iniziativa"

di Sandro Renzi

L’eco della protesta dei commercianti di sabato pomeriggio continua a pesare, nonostante i numeri snocciolati dall’amministrazione Loira (leggi l’articolo). Le luci spente e le serrande abbassate non sono state certo un bel segnale (leggi l’articolo), tanto che da più parti si è parlato di danno di immagine per la città. Loro, quelli dell’associazione Commercianti, non sembrano in alcun modo pentiti. “Lo sciopero andava fatto per dare una mossa a questa amministrazione” dicono. Anzi, sono pronti a dare battaglia se non verranno convocati per un incontro con il primo cittadino e addirittura a scendere in piazza. Loira, critico verso la protesta, lascia la porta aperta ai contestatori ma ad un patto. “Non è la serrata la risposta” spiega il sindaco Nicola Loira “né possiamo prevedere sempre eventi domenicali su viale della Stazione come ci avevano chiesto. Il confronto, se deve esserci, deve essere più alto e guardare ad un discorso di pianificazione ampia per il comparto”.

Una delle attività commerciali che hanno aderito allo sciopero

Ed a chi chiede se l’associazione Commercianti sia stata coinvolta nell’organizzazione degli eventi natalizi, la riposta dell’assessore alla cultura, Elisabetta Baldassarri è categorica: “Si”. Mentre per il collega con delega al commercio, Giampiero Marcattili lo sciopero si poteva evitare. “Lo hanno organizzato senza neanche farci una telefonata prima”.

Dura anche la rappresentante di Confcommercio Marche Centrali, Teresa Scriboni. “Un errore quella protesta –commenta- scioperare contro il comune perché il commercio va male è come parlare del sesso degli angeli. Per questo motivo abbiamo preso le distanze da questa iniziativa. Tuttavia il grido di dolore del comparto che rappresentiamo c’è e non è legato al Natale. Il cuore commerciale si sta spostando vicino al casello autostradale, insomma sta cambiando la geografia commerciale di Porto San Giorgio”. Una prospettiva diversa da cui partire per ragionare sul futuro del comparto per il quale la Scriboni sollecita “strategie” che non possono arrivare solo dal Comune. I temi sul tavolo sono tanti, a partire dal piano dei dehors passando per la variante al piano di spiaggia. “Sono questi i temi su cui dobbiamo confrontarci” sostiene Confcommerfcio Marche centrali “la rappresentanza in fondo sindacale è una cosa seria”.


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1 commento

  1. 1
    Francesca Vitali il 15 Gennaio 2018 alle 18:06

    Loira, devi andare pure tu a mangiare in certe attività e mettere il post su fb. Se no ce li avrai sempre contro, perché le persone pulite come te purtroppo non piacciono a tutti.

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