Anche quest’anno il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche ha organizzato la giornata “Sicuri in montagna sicuri sulla neve”, un appuntamento annuale con tutte le delegazioni regionali. Si tratta di un importante momento di coinvolgimento degli amanti della montagna in condizioni invernali, che si vogliono confrontare in sicurezza e con le dovute tecniche di prevenzione ed autosoccorso. E domenica si sono ritrovati in ben 65 persone. 50 iscritti e 15 volontari delle varie stazioni compresi tre componenti dei Carabinieri impegnati nel servizio Meteomont. Il tutto sotto la guida della stazione di Macerata, che ha curato l’organizzazione con l’ausilio logistico del ristorante La Mezza Luna, uno dei pochi luoghi fortunatamente riaperti ad Ussita dopo gli eventi sismici del 2016.
La giornata ha preso il via alle ore 8.30 con una prima registrazione dei presenti e poi in aula a presentare la realtà marchigiana del soccorso, attraverso un filmato video di qualche minuto sull’attività svolta nel precedente anno. Poi una successiva spiegazione diretta dai tecnici, che hanno illustrato il lavoro che della mattinata insieme alla squadra di soccorso alpino. Non è mancata una parte di lezione teorica sul soccorso medicalizzato, condotta dal dott. Giampiero Marinelli che ha illustrato le tecniche e le procedure da eseguire per trattare le persone coinvolte in valanga. Alle 10 ci si è mossi verso Frontignano e attraverso una movimentazione a piedi e con gli sci di circa 30 minuti i vari gruppi si sono portati a quota 1.500 metri sul campo che è stato allestito il giorno precedente, con la sepoltura di apparecchi trasmettitori e manichini per simulare dei travolti in valanga.
Formati 4 gruppi, ognuno ha lavorato singolarmente girando in 4 postazioni diverse dove si sono tenute lezioni di ricerca con artva, sondaggio, scavo e lezioni di nivologia e stratigrafia. Infine, in un simulato reale tutti i presenti hanno lavorato in una ricerca simultanea più complessa, con un travolto in valanga con artva ed uno senza. Il primo ritrovato in 4 minuti, mentre per il secondo è stato dedicato un momento di inteso lavoro di sondaggio da parte di 2 squadre composte da 10 persone ciascuna, che lavorando sistematicamente spalla a spalla hanno successivamente ritrovato il manichino rimasto seppellito sotto un metro di neve senza apparecchio di trasmissione.
Terminato l’intervento è stato svolto un debrifing, dove si sono evidenziate le positività ed alcune criticità del lavoro svolto. Ridiscesi ad Ussita alle 15 la giornata si è conclusa in maniera conviviale, con i presenti seduti a degustare un meritato pranzo.
“Ringraziamo di cuore per l’ospitalità Ussita ed suoi cittadini – affermano dal gruppo regionale – tutti gli intervenuti all’evento, l’organizzazione della squadra di Macerata, i carabinieri del Meteomont e tutti quelli che hanno contribuito attivamente per la riuscita di questa manifestazione. Non ultimo il tempo che, partito minaccios,o ci ha poi regalato un maestoso belvedere sulle nostre belle cime montuose”.
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