di Andrea Braconi
Lamberto Sbardellati, classe 1949, stato il primo. Quello che ha fatto capire ai ragazzi di Adotta una Stalla che bisogna partire. Da quel 22 gennaio è trascorso un anno, difficile ma anche carico di tanti risvolti emozionanti. Come traspare dagli occhi dello stesso allevatore di Aschio, frazione di Visso, mentre accanto a Rossano Orsili, Andrea Ponticiello e Francesco Macerata prova a ripercorre quei momenti. Nelle stalle intorno a lui, tra quella in legno del 1997 che ha resistito al terremoto, passando per la tensostruttura allestita dalla Regione ed il box tirato sù proprio dai tipi di Adotta una Stalla, ci sono le sue 107 mucche.
“Oggi un po’ di tranquillità gli allevatori l’hanno trovata – afferma Orsili – ma occorre andare avanti. Loro sono un punto di riferimento dei Sibillini, i veri custodi, perché non hanno mai mollato”.
“Il nostro è un bilancio positivo – sottolinea Ponticiello – perchè abbiamo conosciuto tantissime persone che, anche nelle difficoltà, ci hanno accolto come solo i marchigiani sanno fare”.
“Qui tutto è iniziato – aggiunge Macerata – ci sono i nostri primi ricordi di questa straordinaria esperienza”.
E oggi, al ristorante La Mezza Luna di Ussita, in 150 hanno raccolto l’appello e si sono messi a tavola per ricordare come tutto ha avuto inizio. “Le persone che ci seguono quotidianamente sono la spinta per andare avanti – dice Orsili -. Solo questa settimana ci è arrivato un appello di allevatori in difficoltà economiche ed è stata attivata una raccolta fondi”.
“Più che per festeggiare siamo qui per ricordare e tenere alta l’attenzione che purtroppo è scesa – precisa Ponticiello -. Però ci sono ancora degli aiuti da dare ed è importante ritornare all’entusiasmo dello scorso anno”.
“In questa fase stiamo portando avanti progetti per due stalle – rimarca Macerata – una a Bolognola ed una ad Amandola. Nel frattempo siamo ancora impegnati a far fronte all’emergenza fieno, lo scorso anno a causa della grande neve quest’anno per la siccità”.
E a queste persone, oltre a tutte quelle che hanno sostenuto economicamente il progetto, Lamberto rivolge il suo ringraziamento, con gli occhi che, ancora una volta, riescono a dire molto più delle parole.
“Abbiamo voluto comprare prodotti di queste zone – conclude Orsili – per fare una piccola lotteria per la quale venderemo i biglietti. Un altro motivo per far vivere i territori. Abbiamo scelto i formaggi di Marco Scolastici, che per primo ci ha messo in contatto con tanti allevatori. Poi i ciauscoli di Milena Lucarini, oltre che legumi, ceci, orzo farro perlato e pasta dell’azienda Angeli”.
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