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Ecco il nuovo ponte sull’Ete,
assemblea pubblica da sold out

FERMO/PORTO SAN GIORGIO - Il ponte sarà lungo 120 metri ed avrà una sola campata di 60 metri. "Assomiglierà alla chiglia di una nave" è stato detto presentando le slide. L'intervento però si svilupperà su 1500 metri. Già perché sono previsti due tratti di pista ciclabile

 

di Sandro Renzi 

Che il nuovo ponte ciclopedonale sul fiume Ete destasse curiosità era prevedibile. Ma non forse al punto da registrare ieri sera  il sold out all’assemblea pubblica organizzata a Marina Palmense dai due comuni per spiegare cosa si farà sulla foce del fiume Ete.  Non solo addetti ai lavori ma anche amministratori e cittadini di entrambi paesi. A fare gli onori di casa ci ha pensato il sindaco fermano, Paolo Calcinaro. “La realizzazione del ponte è un passo necessario per il rilancio turistico del territorio.  Il bando delle regione Marche per finanziare progetti  destinati alla mobilità dolce sembra essere stato fatto su misura per ciò che vogliamo fare noi”. Il che non significa che i soldi da Ancona arriveranno di sicuro. E’ lo stesso Calcinaro a tenere ben saldi per terra i piedi. “Il bando è competitivo, c’è chi sarà finanziato e chi resterà fuori, è bene rimarcarlo” ha aggiunto prima di passare la parola al suo collega di Porto San Giorgio, Nicola Loira. Non si sbilanciano insomma i due primi cittadini ma sembrano fiduciosi, tanto più che il bando premia progetti che vedono più comuni unire le forze. Entrambe le amministrazioni hanno quindi inserito l’infrastruttura nell’elenco delle opere pubbliche e stanziato pure le risorse. A conferma di quanto sia improcrastinabile “l’appuntamento con la storia”. Già perché un’occasione simile, ha ricordato Loira, è stata già persa venti anni fa. “Si tratta ora di ricucire un tratto di costa che manca all’appello dei progetti regionali e nazionali. Le nostre città sono in colpevole ritardo su questa iniziativa, pertanto non possiamo perdere l’occasione che si si presenta che avrà riflessi importanti anche sulle strutture alberghiere”. E non solo. Perché oltre al ponte il progetto illustrato ieri prevede pure due nuovi tratti di pista ciclabile tanto a Fermo quanto a Porto San Giorgio. Progetto definitivo pronto da essere inviato in regione anche se la scadenza del bando è stata prorogata al 21 marzo. All’incontro era presenta anche Luciano Romanella che ha pubblicamente invitato i due sindaci a lavorare insieme per la soluzione di tre questioni che finiscono con l’interessare entrambi i territori. “L’ex area campo da volo a Marina Palmense, l’ex area Cossiri e il porto -ha detto Romanella- richiedono che le due amministrazioni procedano insieme”. Un tavolo unico, insomma, e una pianificazione che deve superare gli steccati comunali.

I numeri

Ci ha pensato il dirigente dell’ufficio tecnico di Fermo, Alessandro Paccapelo, ad illustrare i dettagli del progetto a cui ha contribuito un gruppo di lavoro composto da personale di entrambi gli enti. Il ponte sarà lungo 120 metri ed avrà una sola campata di 60 metri. “Assomiglierà alla chiglia di una nave” è stato detto presentando le slide. L’intervento però si svilupperà su 1500 metri. Già perché sono previsti due tratti di pista ciclabile. Uno da 965 metri a sud di Porto San Giorgio ed uno di 416 a nord di Marina Palmense. La pista sarà a doppio senso e verrà delimitata da un cordolo rispetto al camminamento. Il materiale scelto, e non poteva essere altrimenti vista la vicinanza con il mare, sarà l’acciaio con tonalità vicine al bianco. Costo dell’opera 1.333.333 euro. Se l’esito del bando sarà positivo la regione contribuirà con 1 milione. Quanti ai tempi di esecuzione si stima occorrano 399 giorni per completare il tutto.

I prossimi step

L’iter prevede ora che si approvi in maniera definita l’accordo di programma con la provincia di Ferno e quindi la variante urbanistica al prg. Una volta ottenuto il finanziamento si potrà passare alla stesura del progetto esecutivo ed infine alla gara d’appalto a cui penserà la stazione unica appaltante della stessa provincia.
Questo il gruppo di lavoro interno ai due enti (coadiuvato da collaboratori esterni) che ha seguito sul piano tecnico e quello amministrativo l’iter per arrivare al progetto definitivo: per il comune di Fermo il dirigente Alessandro Paccapelo, l’arch. Maria Rita Marcantoni, l’ing Mauro Fortuna, il geom. Geremia Iommetti e il pi Emanuele Bianchini. Per il comune di Porto San Giorgio l’avv. Carlo Popolizio, l’arch, Sauro Censi e l’ing. Stefano Sisi.

 


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