di Andrea Braconi
Il mondo politico e istituzionale del Fermano condanna il gesto di Luca Traini, il giovane fermato poco prima delle 13 a Macerata dopo aver seminato il panico sparando su diversi stranieri.
“Stamattina ero in macchina verso Macerata, la città dove insegno – scrive il senatore del Partito Democratico Francesco Verducci -. Avremmo avuto una conferenza stampa alle 12.30. Pochi minuti prima sono stato avvertito di non entrare in città, perchè qualcuno da una macchina stava sparando dei colpi di pistola. C’erano già dei feriti. Scene da Far West. La città stordita e paralizzata. Alla fine di questo agghiacciante rodeo, le persone ferite sono sei. Alcune molto gravi. Il colore della pelle è lo stesso per ognuna delle persone colpite. Nel colore della pelle sta la molla di questo folle agguato. Chi ha sparato è un giovane ragazzo, di uno dei nostri comuni, attivista di estrema destra, candidato della Lega alle comunali di Corridonia dello scorso maggio. Siamo abituati a dire che un gesto del genere è il gesto di uno squilibrato. Però non basta. Va detto di più. Va detto che c’è chi, dal pulpito dei talk show ‘politici’, in queste ultime 48 ore, in queste ultime settimane, in questi ultimi mesi non ha mai perso occasione per lucrare sulla cronaca nera, per fomentare la paura, per aizzare l’odio, per buttare benzina sul fuoco del rancore e della frustrazione. Viviamo un tempo difficile, pieno di cattivi maestri. Ma oggi più che mai è il tempo di dire che solo l’inclusione e il rispetto delle leggi portano sicurezza, mentre i muri e la violenza scavano un odio destinato a caderci addosso. Solidarietà e vicinanza a tutti i citadini di Macerata, di ogni colore della pelle, che da sempre vivono insieme. E che continueranno a farlo, con ancora maggiore forza e consapevolezza”.
Anche Giuseppe Buondonno, segretario regionale di Sinistra Italiana ed esponente della lista Liberi e Uguali, rimarca la matrice xenofoba dei fatti. “Come tutti i cittadini marchigiani e italiani sono sconvolto per i recenti fatti di Macerata. Nel ribadire la vicinanza alla famiglia di Pamela, voglio manifestare la solidarietà nei confronti delle persone ferite oggi a causa di un gesto criminale a sfondo chiaramente xenofobo e fascista. È evidente che si tratta del frutto avvelenato di una continua predicazione di odio e violenza, una spirale che va assolutamente fermata ed è necessario che riprendano forza gli argomenti della ragione e dell’umanità. Ci sono troppi ambienti politici che soffiano sull’odio e alimentano volutamente un clima di intolleranza. Ed è questo il vero pericolo per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini”.
Solidarietà al sindaco di Macerata Romano Carancini è stata espressa dal primo cittadino di Porto Sant’Elpidio, Nazareno Franchellucci.
Graziella Ciriaci, candidata al Senato per Forza Italia, ha parlato di “una situazione che sta degenerando, che dimostra come la sicurezza dei cittadini non sia tutelata e quanto la garanzia dell’ordine pubblico necessiti di un sistema da rivedere e potenziare sotto più aspetti”. “Dopo il massacro della 18enne – prosegue l’ex consigliera regionale – si assiste ad una sparatoria in città da vero Far West. Si tratta di un evento drammatico che richiede la massima priorità di intervento concreto in materia di sicurezza e non solo. I fatti criminali di questi ultimi giorni legati a quanto avvenuto a Macerata, dimostrano da un lato la grande efficienza delle forze dell’ordine, dall’altro la necessità di rivedere il sistema politico di ordine pubblico da ripianificare secondo la logica del progressivo aumento di violenza che la comunità è costretta ingiustamente a subire”.
L’assessore regionale maceratese Angelo Sciapichetti ha commentato: “A nome mio, della giunta e di tutta la comunità regionale esprimo vicinanza ai cittadini di Macerata e solidarietà al sindaco Carancini in un momento che ci vede tutti profondamente toccati. Le vicende di questi giorni non appartengono alla nostra cultura, alla
nostra storia e al nostro modo di vivere la politica. Ringrazio le istituzioni dello Stato e in particolare il ministro dell’Interno per il sostegno concreto alla nostra comunità regionale”
Durissima anche la condanna che arriva da Potere al Popolo Marche: “Luca Traini, già candidato con la Lega Nord alle elezioni amministrative di Corridonia del 2017, questa mattina ha tentato di uccidere sei migranti sparando dalla sua automobile lungo le strade di Macerata: alle vittime della follia fascista va tutta la nostra solidarietà. Traini è stato arrestato poco dopo mentre, nei pressi del monumento ai caduti, faceva il saluto romano. Chi conosce Macerata sa che il 28enne neofascista è da sempre vicino a CasaPound e ad altre organizzazioni di destra come Forza Nuova. Della sua appartenenza ideologica non ci sono dubbi e anche per questo chiediamo che non venga definito “pazzo”, né “squilibrato” ma semplicemente fascista. Stabilire questo elemento ci sembra la prima forma di verità. Alla luce di ciò, come attivisti e candidati di Potere al Popolo chiediamo che il ministro degli Interni Marco Minniti, sempre estremamente solerte a combattere il degrado colpendo poveri e migranti, imponga l’immediata chiusura di Casa Pound e di tutte le altre organizzazioni che si ispirano esplicitamente al regime fascista. Si tratta, a questo punto, di una forma minima di “igiene” da fare immediatamente e senza più tentennamenti. Dopo Amedeo Mancini, con Emmanuel a Fermo, e dopo una lunga serie di aggressioni e violenze nel nostro territorio, oggi abbiamo assistito a un atto terroristico vero e proprio che avrebbe potuto causare una strage. Per questo chiediamo che le istituzioni non utilizzino nessuna clemenza verso chi ha commesso questi folli gesti e verso le organizzazioni che al loro interno covano i tanti Luca Traini pronti a colpire, con le armi o con le parole”.
Nel tardo pomeriggio è arrivata anche la dichiarazione del segretario del Partito Democratico delle Marche, Francesco Comi:“Non saremo certo noi del Partito Democratico ad alimentare le polemiche e aizzare gli animi in un momento così particolare per Macerata. Per ben due volte, negli ultimi giorni, siamo balzati – nostro malgrado – agli onori della cronaca locale e nazionale per avvenimenti cruenti e senza alcuna spiegazione razionale. Il ritrovamento del cadavere straziato della povera Pamela Mastropietro merita tutti gli sforzi che gli investigatori e gli inquirenti stanno portando avanti con tutti i mezzi possibili. Lo stesso deve avvenire per quanto accaduto questa mattina nel centro di Macerata e che ha visto le forze dell’ordine arrestare un 28enne per aver sparato colpi di pistola dall’auto in corsa. Uno di questi proiettili è stato esploso contro la sede della sezione cittadina del Partito Democratico. È stata una fortunata casualità che all’interno della sede non ci fosse il nostro prezioso collaboratore Matteo. La sua scrivania e la sua sedia sono davanti alla porta della sezione. E il 28enne ha sparato ad altezza uomo”.
Comi aggiunge: “Non vogliamo, come detto, alimentare polemiche e lanciarci in facili speculazioni e/o strumentalizzazioni, ma non possiamo non evidenziare come sia alto il rischio di pagare tutti una condotta e una analisi facinorose e irresponsabili. La bandiera italiana sulle spalle del giovane è un’offesa per tutto il Paese e tutti gli Italiani. Il colpo di pistola alla sede di un partito, silenziato, oscurato dai più, è un fatto grave, ed è un attentato a tutte le forze democratiche. La strategia dell’odio e dell’intolleranza, alimentati anche a scopo politico ed elettorale, stanno contribuendo a far scivolare la nostra società verso una deriva xenofoba, demagogica e neofascista. È in gioco molto di più di una competizione elettorale. È in gioco il futuro di una comunità, la sua convivenza civile e solidale, la stessa idea di democrazia. Noi, democratiche e democratici delle Marche, non ci stiamo e diciamo “basta” a questo clima. Occorre dire “Basta! “ad ogni forma di disinformazione, falsità che alimenta odio e rabbia tra i cittadini. Occorre dire basta alla politica delle gogne sommarie, delle risse plateali, degli insulti e delle calunnie. Occorre appellarci saldamente alla ragione e alla forza della Costituzione, dei valori civili e della coesione sociale. Siamo in una fase delicata per il Paese e la democrazia e non possiamo non richiamarci tutti a un forte senso di responsabilità e di condanna, decisa, di questo episodio. L’uso della violenza e del cieco e insensato odio politico non devono prevalere”.
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La politica? Quella che ha reso possibile tutto ciò?
Non ho sentito nessuna parola di condanna verso il soggetto che avrebbe fatto del male alla povera ragazza a Casette Verdini….
Il fascismo non è un’opinione, è un reato
E’ singolare che per Pamela, la politica, compresa quella locale, non abbia espresso alcun pensiero… E’ più singolare che ora si parli di “benzina sul fuoco”…
Dopo questo atto la lega prenderà una bella mazzata alle elezioni.. Ahahahahahah
Serio… bel gesto avvolgersi nel tricolore e gridare “viva l’Italia” facendo il saluto romano… Sarà che forse i buonisti li fate voi stavolta?
Oppure è lecito fottersene della legge ed andare in giro a sparare alla gente senza motivo?
La violenza non sta bene da nessuna parte, ne contro una ragazza ne contro gente innocente. Mi dispiace sentire come certi miei conterranei siano così pronti alla violenza… sparare alla gente per strada è e resta un crimine folle. Punto.
Qua qua qua …..
Appunto…..”il rispetto delle leggi porta sicurezza……” dove sono le leggi???