Sospesa la manifestazione nazionale antifascista prevista per sabato a Macerata. Ad annunciarlo le segreterie nazionali di Anpi, Arci, Cgil e Libera: «Nel prendere atto dell’appello, seppur tardivo, del sindaco di Macerata affinché si fermino tutte le manifestazioni in città per il clima di smarrimento, paura e dolore vissuto dalla comunità locale, abbiamo assunto la decisione, non senza preoccupazione e inquietudine, di sospendere la manifestazione nazionale del 10 febbraio». Mentre la città è blindata per la manifestazione di Casapound in centro storico, gli organizzatori dell’incontro di sabato hanno fatto un passo indietro. Accogliendo la richiesta del sindaco Romano Carancini di non tenere manifestazioni in città in un momento in cui la tensione è alle stelle e dove sono ancora palpabili il dolore e la paura per la morte di Pamela Mastropietro e per il raid razzista di Luca Traini.
«Pretendiamo però – aggiungono gli organizzatori – che Macerata non diventi un luogo di attiva presenza neofascista: ciò sarebbe in violazione della Costituzione della Repubblica, delle leggi vigenti in materia e della civiltà. Siano quindi vietate le iniziative annunciate per i prossimi giorni in città da Forza nuova, da Casapound e da tutti i seminatori di razzismo. Il sindaco sia protagonista, assieme ai ministri deputati, di questa operativa assunzione di responsabilità. Resta fermamente inteso – concludono – che il nostro impegno continua nel solco di una forte azione di contrasto ai fascismi e ai razzismi che dovrà necessariamente condurre il Governo a sciogliere i partiti e le associazioni che si richiamano a quelle aberranti ideologie. Nell’invitare caldamente le cittadine e i cittadini a firmare in modo massiccio l’appello “Mai più fascismi”, chiamiamo fin d’ora a raccolta tutti i sinceri antifascisti e democratici per una grande manifestazione nazionale unitaria, da realizzare prossimamente».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati