FERMO – Destro conferma lo schieramento di sette giorni prima con l’unica modifica di Misin esterno sinistro di centrocampo al posto di Maurizi. Palladini apporta quattro modifiche alla squadra che aveva perduto col Pordenone, in primis tra i pali l’esperto Bifulco al posto del giovane Calore. Pietrantonio sull’out sinistro è una spina nel fianco.
Inizio da incubo col Teramo in palla, sempre in anticipo e che si porta sul doppio vantaggio meritatamente. Si vede la mano di Palladini. Nella ripresa dentro Gennari e Lupoli e si invertono le parti: è la Fermana che ci crede di più, accorcia subito con il primo gol personale in questa stagione di Petrucci che poco dopo si ripete riportando i suoi in parità 2-2. Dentro Cognigni e arriva l’incredibile 3-2 di Da Silva che ribalta il risultato, esito assolutamente imprevedibile dopo aver visto il primo tempo. Il Teramo evapora e arriva anche il 4-2 di Lupoli in un finale pazzesco che ripaga ampiamente il biglietto. La Fermana compie un fondamentale passo avanti verso la salvezza, portandosi a +8 dallo stesso Teramo e a +11 dal Fano, ultime due in classifica.
IL TABELLINO
FERMANA 4 (4-4-2): Valentini; Clemente, Comotto (27′ pt Ferrante), Mane (1′ st Gennari), Sperotto; Petrucci, Urbinati, Grieco (1′ st Lupoli), Misin; Da Silva (37′ st Rossetti), Cremona (21′ st Cognigni). A disposizione: Ginestra, Camilloni, Maurizi, Capece, Ciarmela, Favo, Sansovini. All. Flavio Destro
TERAMO 2 (4-3-3): Bifulco; Sales, Caidi, Speranza, Pietrantonio (41′ st Diallo); Varas (27′ st Fratangelo), Amadio (34′ st De Grazia), Ilari; Bacio Terracino (41′ st Faggioli), Gondo (41′ st Sandomenico), Panico. A disposizione: Calore, Tulli, Milillo, Graziano, Casagna, Mancini, Cretella. All. Ottavio Palladini
ARBITRO: Francesco Cosso di Reggio Calabria; assistenti Pierluigi De Chirico di Barletta Vitantonio Lillo di Brindisi
RETI: 26′ pt Bacio Terracino (rig.); 31′ pt Bacio Terracino, 11′ st Petrucci, 16′ st Petrucci, 27′ st Da Silva; 33′ st Lupoli
NOTE: Ammoniti Petrucci, Misin, Ilari; angoli 2-6; recupero: 1’+4.
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LA CRONACA
Nei primi minuti si segnala una discesa per parte, con Petrucci e Cremona prima, e Panico subito dopo. Dopo un po’ di brividi difensivi provocati dalla Fermana che sono un segnale di allarme della distrazione dei gialloblù, al 18′ c’è un colpo di testa di Petrucci in schiacciata su un cross da sinistra, portiere. Risponde il Teramo con un tiro cross di Panico, Valentini compie il primo intervento della partita. 5′ più tardi ancora un cross teso di Panico, Valentini respinge poi il tapin va sul fondo. Al 25′ ennesima discesa sulla sinistra, Pietrantonio è un’autentica spina nel fianco e arriva il fallo di Clemente su Gondo, rigore. Dal dischetto Bacio Terracino trasforma: 0-1. Piove sul bagnato e subito dopo entra Ferrante al posto di capitan Comotto, che si era infortunato poco prima in uno scontro in area. La Fermana si rende pericolosa con un paio di cross tesi di Petrucci che però arrivano troppo sul portiere. Il Teramo però è rapidissimo negli anticipi e nelle ripartenze. Sette minuti dopo, su un contropiede, Bacio Terracino arriva da solo davanti all’area, evita il diretto avversario, e da solo fulmina Valentini con un tiraccio a fil di palo: 0-2. Il Teramo è nel pieno controllo della partita, la Fermana nel pallone, e insiste con palloni alti in area, tutti preda del portiere. Al 40′ e 43′ Teramo ancora insidioso con una conclusione di Ilari che Valentini manda in angolo, sulla cui battuta si scatena una mischia con salvataggio sulla linea del portiere gialloblù.
Dentro lo spogliatoglio nell’intervallo mister Destro dice ai giocatori che adesso “si devono vedere i veri uomini“. Al rientro in campo il tecnico presenta Gennari (che, al posto di un Mane troppo impreciso, dà più ordine alla difesa) e Lupoli al posto di Grieco, che pure nel primo tempo ci aveva messo il cuore e si passa al 4-3-3.
Ma al di là delle tattiche, cambia del tutto l’approccio e la mentalità della squadra di casa che torna a giocare col cuore, a fare pressing e crederci di più. Non passano che tre minuti che arriva il primo gol in campionato di Petrucci che accorcia 1-2 con un colpo di testa, appostato vicino al secondo palo approfittando di una deviazione aerea di un teramano su un cross proveniente da sinistra. Insiste la Fermana e all’11’ punizione di Da Silva, respinge Bifulco, nessuno è pronto al tapin. Il Teramo alza l’asticella del gioco duro, ma in campo c’è una Fermana totalmente diversa e da un tiro cross di Sperotto, respinto da Bifulco, arriva il tapin di Petrucci appostato sul primo palo, in girata gonfia il sacco sull’altro palo: 2-2.
La Fermana aggancia un pareggio impossibile da sperare per il gioco visto nel primo tempo. Destro sembra non accontentarsi e richiama Cremona, stanco a forza di fare a sportellate con tutti, e dentro Cognigni. E proprio su un’azione a cui collabora anche il nuovo puntero, quando mancano pochi minuti alla mezz’ora della ripresa, arriva la staffilata di Da Silva che ribalta il risultato: 3-2.
Il Teramo, forse già appagato del risultato parziale maturato al 45′, scompare totalmente dal campo e poco dopo la mezz’ora arriva il 4-2 di Lupoli in rovesciata, punteggio su cui nessuno avrebbe scommesso, non solo dopo il primo tempo, ma anche alla vigilia della partita, considerando che la Fermana aveva realizzato solo due reti nelle precedenti sei partite. Nel finale c’è spazio anche per l’esordio di Rossetti. Al triplice fischio pace fatta tra il pubblico (in curva, dopo lo scioglimento del Nucleo ’96, c’è solo la Torcida che fa una bella sciarpata) dopo i fischi e i mugugni dell’intervallo. Al termine tutti si accorgono che la squadra canarina è più vicina (6 punti) alla seconda in classifica, che alla coda della graduatoria, ma Flavio Destro non vuol senire questi discorsi. Il mister concede a tutta la squadra un giorno in più di riposo (lunedì), ripresa del lavoro martedì. Sabato prossimo ore 16.30 Fermana a Bassano.
Paolo Bartolomei
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