FERMO – Nella pancia del Bruno Recchioni si apprestano ad entrare in sala stampa i protagonisti del match, tra cui il dg Fabio Massimo Conti, mister Flavio Destro, il collega avversario Ottavio Palladini, e i giocatori Andrea Petrucci, autore della doppietta canarina, il portiere Bifulco assieme al marcatore Bacio Terracino per il Teramo.
In sottofondo, nel frattempo, si odono le grida di festeggiamento provenienti dallo spogliatoio dei padroni di casa per una vittoria dal sapore davvero intenso. In uno stadio illuminato, con un pubblico unito e stretto per il freddo, con una curva che saluta il Nucleo (gruppo di tifo organizzato sciolto in seguito agli eventi di Mestre), la Fermana ha ritrovato nella magica serata di ieri lo smalto tanto atteso, e si è tolta di dosso quel sottile strato di polvere accumulato con sconfitte, pareggi e pochi gol. E risplende, così come brillano di gioia gli occhi del suo timoniere.
“Ho dei ragazzi eccezionali”, esordisce pieno d’orgoglio, “oggi più che mai hanno sentito la partita nella maniera giusta”. E a rovesciarne le sorti, inizialmente avverse, hanno contribuito tutti, a partire dai veterani Urbinati e Cremona, fino ad arrivare ai loro compagni in panchina, che incitavano, suggerivano e iniettavano continuamente fiducia e coraggio: “Sono stati tutti encomiabili”, ribadisce Flavio Destro, che nell’intervallo tra il primo e secondo tempo, sotto di due reti, ha detto ai canarini: “Adesso, quando uscirete da qui, io voglio che vengano fuori gli uomini”. E così è stato.
Sicuramente anche Andrea Petrucci, noto a tutti per il suo temperamento impulsivo, ha ascoltato bene le parole del mister e ha messo in pratica il suo mònito a rimanere lucidi e concentrati e ha mantenuto così i nervi saldi, tirando fuori tutta la sua stoffa e non cadendo nelle provocazioni degli avversari: “Cercavo di stare calmo, anche perché perdendo per due reti a zero non serviva innervosirmi ulteriormente. Mi ha dato forza sentire che siamo una vera e propria squadra, perché solo con questa consapevolezza si riesce a ribaltare un risultato come abbiamo fatto noi oggi”. E’ stata proprio l’occasione ideale per segnare i suoi primi gol nel campionato dei professionisti.
E come è palpabile la gioia tra i tesserati canarini, così lo è il rammarico in quelli della squadra ospite.
L’allenatore degli abruzzesi parla di periodo buio dal punto di vista dell’atteggiamento: “E’ preoccupante l’aspetto non fisico ma quello mentale. Abbiamo regalato troppo, non proteggendo il risultato ottenuto nel primo tempo”. Si definisce indispettito Ottavio Palladini: “Sono arrabbiato (ha usato un sinonimo più forte in realtà) come una bestia: dopo aver preso un gol stupido, abbiamo smesso di combattere e di aggredire, e mi spaventa il fatto che non è la prima volta che accade”.
D’accordo con il loro tecnico sono anche l’estremo difensore Marino Bifulco e Antonio Bacio Terracino, il marcatore che aveva condotto il Teramo al due a zero. Sono entrambi amareggiati per l’errore nell’approccio al secondo tempo, dove non si è mantenuto il vantaggio, anzi si è smesso di vincere i duelli: “Sarà dura affrontare il rientro e assorbire questa sconfitta, ma dobbiamo lavorare sull’aspetto del carattere per conquistare la salvezza”.
A festeggiare la vittoria canarina non è mancato il direttore generale della Fermana che ha voluto innanzitutto ringraziare la squadra per la prestazione in campo: “Vincere con due gol di scarto quando si chiude il primo tempo con doppio svantaggio è segno di grande carattere”. Per Fabio Massimo Conti questa vittoria vale ben più di tre semplici punti in classifica: “In chiave salvezza è davvero importante, perché lasciamo il Teramo dietro di noi con un ampio distacco”. Una vittoria che, aldilà dei numeri però, apporta tanta carica morale e riempie gli animi di una rinnovata fede gialloblù.
Silvia Remoli
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