FERMO – Quante differenze tra quella e questa annata: nel 2000 il Vicenza era capolista in B e tornò in A. Due anni prima era arrivato alla semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea. Oggi i “Berici” sono reduci da un recente fallimento e riescono a scendere in campo ogni domenica, evitando la radiazione capitata al Modena, grazie al curatore fallimentare Nerio De Bortoli (che è un tifoso e va in curva) e alla raccolta fondi tra gli sportivi.
Tra poche settimane ci sarà l’asta fallimentare e nella città del Palladio sperano che arrivi una nuova proprietà. Adesso, in C il Vicenza, dopo la penalizzazione, è ultimo a -6 dalla dalla Fermana, il piazzamento più basso della sua storia dal 1927/28.
Nel marzo 2000, nonostante la Fermana fosse già mezza retrocessa, furono un centinaio canarini i tifosi che si recarono al “Menti” ma la partita, disputata sotto al temporale, durò appena venti minuti. Chi era in campo sussurrò nei giorni seguenti che nel secondo tempo, sul 4-0, i biancorossi evitarono volutamente di infierire.
Nella foto (archivio di Alessandro Lancellotti) i tifosi fermani in arrivo e nell’atto di appendere i primi striscioni.
Quel giorno tra i biancorossi giocavano Gianluca Comotto (fratello maggiore di Marco, odierno capitano della Fermana, poi per tanti anni alla corte di Della Valle), Cristian Bucchi (fratello maggiore di Andrea, pochi anni dopo bomber della Fermana), Palladini, Schenardi e Luiso, incontrati dalla Fermana come allenatori avversari negli ultimi anni (rispettivamente con Samb e Teramo il primo, Civitanovese e Sulmona gli altri due).
DICIOTTO TESSERATI IN COMUNE – Nonostante le storie dei due club siano lontanisime (il Vicenza è tra i venti sodalizi italiani che hanno militato più a lungo in serie A), entrambi hanno diciotto tesserati in comune.
Il primo è il civitanovese Serafino Conti, alla Fermana dal 1952 al 1954 (in biancorosso sei anni prima), il giocatore-allenatore Corrado Viciani (tecnico anche al Vicenza), segue il difensore veneto Mario Nadalutti, alla Fermana nel 1963 (a Vicenza aveva esordito con un gol); due anni dopo il portiere Otello Milan e poco dopo Salvador Gualtieri (in Veneto giocatore, a Fermo allenatore) e il portiere Massimo Bianchi; poi un altro civitanovese, Carlo Ripari, difensore gialloblù a fine carriera negli anni ’70 e di nuovo a Fermo come allenatore una ventina di anni dopo in occasione di una promozione in C2.
Nei primi anni ’80 troviamo il bellunese Aldo Rossi, veloce ala sinistra, che due anni prima aveva fatto la preparazione precampionato col Vicenza insieme al suo quasi omonimo Paolo Rossi.
Avvicinandoci a tempi più recenti due portieroni: nel 1993/94 Fabio Brini e nel 1996/97 Fabio Marchioro (che a Vicenza ha fatto solo il preparatore), poi nel 1999/00, in Serie B, Davide Mezzanotti ha vestito entrambe le casacche nella stessa annata e Chianese quella del Vicenza due anni dopo la canarina, quindi bomber Mario Lemme, a Fermo la stagione dopo la B, era stato in biancorosso dieci anni prima dell’esperienza in gialloblù e a seguire mister Dino Pagliari.
Arriviamo ai giorni nostri e troviamo mister Giovanni Cornacchini (giocatore in Veneto quindici anni prima di allenare la Fermana), Petar Zivkov e infine gli unici due fermani al Vicenza: Mirko Cudini e Filippo Forò, quest’ultimo alla Fermana all’inizio di questo campionato.
Paolo Bartolomei
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